IL TORINO GLBT FILM FESTIVAL NELL’AMBITO DI ESPERIENZA ITALIA 150
DA VISCONTI, PASOLINI, BERTOLUCCI FINO A SALANI OMAGGIO AL CENTOCINQUANTENARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA CON LA SEZIONE “VINTAGE: ITALIA 150, IL NOSTRO RISORGIMENTO”
La 26a edizione di Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood” (28 aprile – 4 maggio) si svolge nell’ambito di Esperienza Italia 150 e si unisce alle celebrazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia con un proprio contributo, Vintage: Italia 150, il nostro Risorgimento. A partire da quest’anno, la nuova sezione Vintage presenterà in ogni edizione una serie di titoli dimenticati o caduti nell’oblio, film di culto da rivedere o da riscoprire, pellicole che col tempo hanno assunto un’importanza storica per la cinematografia GLBT.
Vintage: Italia 150, il nostro risorgimento è un breve e sintetico excursus sui film e sugli autori che hanno dato un loro contributo, dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, nella rappresentazione dell’omosessualità sullo schermo. Uno sguardo a ritroso nella storia, dieci titoli che comprendono sia capolavori dei grandi Maestri sia opere che, controcorrente e a viso aperto, hanno raccontato l’evoluzione del costume e i progressi della società.
La scelta, ovviamente parziale, si è indirizzata verso quei film – Senso, Salò e Il conformista – si inseriscono in una sorta di revisione storica del passato del nostro Paese: l’epopea ottocentesca e melò di Luchino Visconti, l’atrocità della Repubblica di Salò contaminata dall’horror vacui di Sade con Pier Paolo Pasolini, l’ambiguità politica e morale del fascismo mutuata da Alberto Moravia con Bernardo Bertolucci.
All’interno di Vintage: Italia 150, il nostro Risorgimento troviamo anche opere di Franco Brusati (Dimenticare Venezia che ebbe una nomination all’Oscar) e di Fabio Carpi (Quartetto Basileus), alcune proposte tutte da riscoprire come Bionda fragola di Mino Bellei e Quam mirabilis di Alberto Rondalli (titoli che non si vedono da tempo e ingiustamente caduti nel dimenticatoio), Parigi o cara di Vittorio Caprioli con una grandissima Franca Valeri. Inoltre, un film che all’epoca (gli anni Novanta) destò molto scandalo per i toni forti come Marciando nel buio di Massimo Spano, il docu-fiction firmato da Daniele Segre sui transessuali a Torino (Vite di ballatoio) e infine, cronologicamente il più recente, il delicatissimo Mirna di Corso Salani, regista prematuramente scomparso lo scorso anno. Oltre alla breve retrospettiva “risorgimentale”, il Torino GLBT ospita la famosissima modella Veruschka come protagonista del focus che la 26esima edizione di Torino GLBT Film Festival – Da Sodoma a Hollywood (dal 28 aprile al 4 maggio 2011) dedica al fortunato incontro tra il cinema e la moda.
Sarà presentato Veruschka diretto da Paul Morrissey e Bernd Böhm e la cui sceneggiatura è stata scritta dalla stessa Veruschka, un documentario d’autore sulla modella/contessa dalla vita leggendaria che in Italia diventa un simbolo grazie anche a Emilio Pucci che ne fa l’icona del look optical.
Protagonisti della sezione il glamour, gli stilisti, l’eleganza che hanno segnato un’epoca e influenzato il costume e hanno avuto non poche contaminazioni con il cinema. In programma pellicole di ieri e di oggi tra le più rappresentative del legame tra la moda e il cinema come Funny Face (Cenerentola a Parigi) di Stanley Donen del 1957, film-culto sulla moda, con la fotografia curata da Richard Avedon, alla cui carriera la pellicola è ispirata. O ancora, il recente, L’amour fou di Pierre Thoretton, sulla vita di Yves Saint Laurent e la struggente storia d’amore con Pierre Bergé. Tra i titoli del Focus anche Annie Leibovitz: Life Through a Lens di Barbara Leibovitz che ripercorre la vita e le opere della grande fotografa e la sua lunga storia d’amore con Susan Sontag. Come ogni anno, il Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood” presenterà oltre 100 nuovi film, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, provenienti dai cinque continenti, molti dei quali anteprime internazionali, in concorso e fuori concorso; presto il programma.