Nicolas Provost si è diplomato all’accademia delle belle arti di Gand in Belgio per poi proseguire gli studi a Bergen, in Norvegia, per perfezionare i suoi studi e la sperimentazione con il video. E’ dal 1999 che utilizza il video come espressione principale del suo fare arte, mettendo a punto un continuo studio metalinguistico sul rapporto tra grammatica filmica e la relazione tra arti visive ed esperienza cinematografica. Nel 2003 Provost realizza Exoticore, primo cortometraggio, sorta di addio alla Norvegia prima di tornare in Belgio dove svilupperà tutti i suoi lavori successivi tra cui Suspension,premiato al Sundance Film Festival, a Rotterdam, a Clermont-Ferrand. Approda a Berlino recentemente, nel 2010, con Long Live the new Flesh e con Stardust (presentato a Venezia) dove mette insieme un cast stellare: John Voight, Dennis Hopper, Jack Nicholson. L’envahisseur è il suo primo lungometraggio, un film sulla ricerca dolorosa della propria identità che indaga la vida di Amadou, un clandestino Africano che giunge a Bruxelles nella speranza di coronare alcuni dei suoi sogni. Ma nella ricerca del denaro, la situazione di Amadou diventa sempre più difficile e critica, soprattutto quando incontrerà Agnès, affascinante donna d’affari che dopo una notte d’amore e alcune promesse illusorie lo scaricherà senza alcuna pietà. Amadou comincerà la sua discesa agli inferi, diventando progressivamente quell’individuo pericoloso in cui la stessa società lo spinge a trasformarsi. Amadou è interpretato da Issaka Sawadogo, attore nato ad Ouagadougou, nel Burkina Faso, il 1966, che ha già collaborato con Provost per Exoticore, e con Marion Hansël per Si le Vent soulève les sables, nel 2007. Sarà interessante vedere come il regista Belga, conosciuto per il suo stile visionario e spesso allucinatorio, affronterà il lungo formato. Il film è una produzione Versus