L’uomo che amava le donne è un titolo con un DNA Truffautiano, ma non solo. Nella versione performance di Attilio Ierna e Marco lamioni è un potente crocevia tra performance, concerto rock e poesia teatrale; viscerale e coinvolgente è un progetto nato come tributo ai grandi poeti che, in tutti i tempi, hanno saputo cantare l’amore: da Campana a Prèvert, da Lorca a Eluard, da Rimbaud a Shelley passando per Verlaine, Marvell, Salinas e Byron. Il progetto si delinea già nel 2006, quando l’attore Attilio Ierna presenta su Sky “Poetry Express”, un programma sulla poesia contemporanea. L’iniziale reading su basi musicali diventa presto un progetto ben più articolato e complesso nel quale Attilio coinvolge il musicista Marco Lamioni, in qualità di autore delle composizioni, per lo più inedite, assieme ad una vera e propria band nella quale entra lo storico batterista rock Daniele Trambusti. A questi si il tastierista di Piero Pelù, Federico Sagona, Simone Santini all’ewi sax, oboe e flauto e Alessandro Querci, parte dei Mondo Candido, al basso. Quello che ne scaturisce è un inedito connubio tra musica e testo, suono e parola, che scarta le classiche regole del reading poetico con la musica ridotta a puro sottofondo. L’uomo che amava le donne è un recital di musica e poesia, una performance live nella quale le note ambient-jazz innestano la voce recitante, calda e furiosa, secondo tempi, cambi e movimenti scenici quasi da concerto rock, in una totale fusione di liriche e suoni.
L’uomo che amava le donne va in scena a Firenze il 12 novembre presso il teatro del Cestello; per informazioni e biglietti: 055 294609