Esce il 23 aprile nelle sale Matrimoni e altri disastri, la commedia diretta da Nina di Majo e interpretata da Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Litizzetto e Francesca Inaudi.
Alla proiezione per la stampa al cinema Odeon di Firenze, città che ha ospitato le riprese del film nell’autunno 2008, erano presenti la regista con tre degli interpreti principali (Buy, Volo e Inaudi) che hanno risposto alle domande dei giornalisti in una breve conferenza stampa a cui è seguito un incontro con le tivù locali.
Come mai una commedia ambientata a Firenze?
Nina di Majo: «Firenze è bellissima; è una città con una dimensione metropolitana ma non troppo, ideale per il contesto di questa commedia di stampo borghese. La presenza di una troupe per gran parte toscana ha aiutato rendere al meglio la bellezza delle location, sia in città che nel Chianti.»
Fabio Volo: «Io che trascorro parte dell’anno all’estero in particolare negli Stati Uniti, confermo il prestigio e l’importanza che la Toscana e Firenze hanno all’estero; se gli americani parlano dell’Italia di solito si riferiscono quasi esclusivamente alla Sicilia e alla Toscana.»
Quanto ti assomiglia il tuo personaggio?
Margherita Buy: «Mi assomiglia nella goffaggine e nella disponibilità ed apertura verso gli altri, e io stessa, come Nanà sono a volte un po’ rigida.»
Fabio Volo: «Alessandro mostra umanità e sincerità e il suo atteggiamento iniziale da spaccone è dovuto alle sue origini. Viene dalla provincia e non è cresciuto nel benessere come gli altri protagonisti e ha potuto dedicarsi meno alla contemplazione e alla cultura perché aveva altre priorità. Ma è buono e onesto e soprattutto sposa la sua compagna per amore. L’idea di un personaggio non politicamente corretto mi piaceva molto. Alessandro racconta di aver fatto il televenditore di pentole durante l’università e anche io mi sono sentito e mi sento un venditore di pentole e sono orgoglioso di esserlo.»
Francesca Inaudi: «Beatrice, come me è una molto precisa sul lavoro ma anche deliziosamente ingenua. Si trova a crescere in una famiglia allargata e questo può comportare complicazioni e sofferenza, la maturazione in questo contesto è sicuramente faticosa e pesante.»
Il modello del film è la commedia americana classica?
Nina di Majo: «Nella commedia c’è spesso lo scontro fra un bad boy, in questo caso interpretato da Fabio, e una ragazza per bene come Nanà. Trovo Margherita Buy molto adatta a questo ruolo, a volte lei mi fa pensare a Meg Ryan in Harry ti presento Sally. »
Perché chiamare la protagonista di questo film, seria, colta e un po’ repressa, come la protagonista del romanzo di Zolà, Nanà, che invece è una prostituta che rovina gli uomini che le si avvicinano?
Nina di Majo: « Per scherzo! Nanà di Zolà è una seduttrice e la mia protagonista è una bacchettona.»
Quale è la differenza tra questo film e i tuoi primi lavori?
Nina di Majo: «La differenza è soprattutto nei mezzi che mi hanno sorretta nella lavorazione di questo film. Per quanto riguarda il cambio di registro dal drammatico al comico non è stato difficile. Io per natura sono anche molto malinconica.»
E la presenza di una star televisiva come Luciana Litizzetto in un piccolo ruolo?
Nina di Majo: «La sua partecipazione la si deve a Beppe Caschetto, produttore del film e agente di Luciana e anche di Fabio. Il personaggio di Benedetta l’avevo già scritto ma l’ho riadattato per la Litizzetto e le sue geniali capacità comiche.»