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Rotterdam Film Festival, Spectrum 2013

Mia_Wasikowska_StokerNella categoria Spectrum del 42mo Rotterdam Film Festival vengono selezionati titoli di autori promettenti assieme a pellicole che hanno riscosso particolare successo nel circuito dei festival.
È il caso di Spring Breakers, presentato all’ultima edizione del Festival di Venezia e recensito da questa parte su indie-eye.it. Qui il regista Harmony Korine, spoglia le protagoniste Selena Gomez e Vanessa Hudgens delle vesti di idoli adolescenziali, trasformandole in due universitarie alla ricerca del divertimento estremo durante la celeberrima pausa di primavera. Le due saranno accolte sotto l’ala protettiva del violento ma anche esilarante trafficante di droga Alien, interpretato da James Franco (Sal, 127 ore)

Anche The Master di Paul Thomas Anderson, film d’apertura di Spectrum, è già stato visto al festival di Venezia dove ha ricevuto il leone d’argento per la regia e il premio ex equo per il miglior attore ai due protagonisti, Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix. Ispirandosi alla storia del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, Anderson realizza un film sulla relazione instauratasi tra il leader della setta (qui denominata The Cause) Lancaster Dodd e il suo discepolo,  Freddie Quell. Le potenti performance dei due attori e l’elegante stile visivo concorrono a rendere The Master il film dell’anno.
Vincitore del Leone d’oro al Festival di Venezia, Pietà di Kim Ki- Duk aveva già scosso gli spettatori del Lido per le numerose scene violente. La storia è quella di un uomo che uccide chi non ripaga i debiti; l’incontro con la madre da tempo perduta lo porterà a dubitare delle sue azioni.
Dall’Italia arriva Reality di Matteo Garrone già vincitore del Gran premio della giuria al Festival di Cannes. Il protagonista Luciano (Aniello Arena) dà volto alla terribile ossessione del nostro paese per la fama televisiva. Convinto, erroneamente, di essere stato selezionato per partecipare al Grande Fratello, Luciano finirà per credere di essere costantemente spiato nella vita reale.
Il ricco cartellone di Spectrum comprende anche l’ultimo lavoro di Bernardo Bertolucci Io e te. Adattamento dell’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti (autore della sceneggiatura), il film narra la storia di Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), che per sfuggire all’oppressiva madre si nasconde nella cantina di casa; l’improvviso arrivo della sorellastra sconvolgerà i suoi piani.

Dalla sezione Spectrum sono stati selezionati cinque titoli che, assieme ad altre cinque pellicole provenienti da Bright Future, concorreranno al premio Big Screen, scelto da una giuria popolare.

Fanno parte dei selezionati, The Future, How to Describe a Cloud, Bellas mariposas, Drug War e Odayaka.
Il primo lungometraggio, diretto da Alicia Scherson e presente anche nel programma del Sundance Film Festival, è incentrato su Bianca (Manuela Martelli), la quale, a seguito della perdita dei genitori, inizia una relazione con un vecchio attore di cinema, Maciste (Rutger Hauer).
How to Describe a Cloud di David Verbeek è invece una sorta di riflessione sul ruolo della spiritualità nella società moderna.
Il regista italiano Salvatore Mereu racconta in Bellas mariposas, un giorno della vita di Caterina, giovane abitante degli slums di Cagliari, sempre ottimista nonostante la miseria che la circonda.
Il regista di culto Johnnie To è presente al Festival di Rotterdam con il suo primo film d’azione ambientato nel mainland cinese, intitolato Drug War.
Lo shock causato dal terremoto del 2011 in Cina è alla base di Odayaka diretto da Uchida Nobuteru. Sebbene lontane dal luogo del disastro, due donne sentendosi minacciate dalla radioattività fuoriuscita dalla centrale di Fukushima, si ribellano al fare comune di agire come se tutto fosse sotto controllo.
Film di chiusura di Spectrum è l’atteso Stoker di Park Chan-Wook interpretato da Nicole Kidman, Mia Wasikowska e Matthew Goode, in questi giorni sugli schermi anche al Sundance Film Festival. Sebbene il titolo faccia riferimento all’autore di Dracula, Bram Stoker, nella pellicola non vi sono vampiri; al suo primo film in lingua inglese Park Chan-Wook si ispira all’hitchcockiano L’ombra del dubbio nel narrare la storia di India, che dopo la perdita del padre si trova a vivere assieme alla madre e al cugino di cui fino ad allora non conosceva l’esistenza. Questo la porterà a nutrire una sorta di fascinazione nei confronti dell’uomo misterioso.

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