Aleksei Fedorchenko era già stato a Venezia nel 2005 all’interno del palinsesto Orizzonti con il suo film d’esordio, Pervye na Lune (First On The Moon), mockumentary dalle ambizioni Marker-iane sulla missione lunare dell’Unione Sovietica nel 1938; in fondo il film su un viaggio amaro. The Railway, il secondo lungometraggio, ospitato anche alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro edizione 47, approfondisce l’idea di viaggio in un curioso mix tra dramma commedia e surrealtà. Silent Souls, il film in concorso a Venezia 67 è scritto da Denis Osokin, è ancora un viaggio attraverso la memoria della propria terra; un uomo intraprende un viaggio insieme ad un caro amico per cremare il corpo dell’amata moglie sulla riva del fiume dove avevano passato la loro luna di miele. Un requiem tra amore e morte, che nella scrittura di Osokin assume ambizioni etnologiche con riferimenti alle radici della Russia e alle influenze della lingua Mari.