Guy Maddin sta lanciando in questi giorni un nuovo progetto al Centre Pompidou di Parigi chiamato Spiritismes, il cui scopo sarebbe quello di resuscitare lo spirito dei film del periodo del muto andati perduti e di pubblicare il risultato, via streaming, in rete. Secondo lo stesso Maddin “Più dell’ottanta per cento dei film muti è andato perduto; ho sempre considerato un film perduto come una storia il cui finale non può riposare in pace e trovare collocazione, destinato a vagare nel territorio della storia del cinema in modo triste, miserabile e incapace di proiettare se stesso per gli spettatori che potrebbero ancora amarlo. E’ un’assenza che mi ossessiona, ho bisogno di vedere questi gilm, e ho capito che il modo migliore per vederli è stabilire un contatto con i loro miserabili spiriti e invitarli a possedermi. Allo stesso modo vorrei coinvolgere alcuni attori nel progetto in una sorta di esperimento cinematico para-normale”
Per il progetto, che sembra quasi nato dallo script di Cigarette Burns di John Carpenter, Maddin coinvolgerà nomi di un certo livello, con alcuni dei quali ha già collaborato nei suoi lavori più o meno recenti: Udo Kier, Charlotte Rampling, Mathieu Almaric, Géraldine Chaplin, e Jeanne de France sono tra gli attori che daranno nuovo respiro e vita ai film di Jean Vigo, Ernst Lubitsch, F.W. Murnau, Ed Wood.
Questo approccio di Maddin alla possessione come elemento principale della recitazione è chiaro anche nel suo recente Keyhole, visto anche dalla redazione Indie-eye a Berlino 2012, incubo noir tra performance, sovrimpressione e Spiritismo dell’immagine; Maddin sembra davvero più interessato ad esaminare la sopravvivenza di un’allure più che al citazionismo spicciolo che è totalmente assente dalle sue intenzioni.
Maddin, che ha lanciato ufficialmente il progetto da pochissimi giorni, il 22 febbraio scorso, ha già messo in scena tre sedute, la prima dedicata a Lignes de La man di Jean Vigo, la seconda a Bits of Life di Marshall Neilan e la terza, andata in scena oggi 24 febbraio, dedicata a Fist of a Cripple di Tetos Dimitriadis. Le sedute continueranno fino al prossimo 12 marzo e sono più o meno programmate quotidianamente per le ore 11.
Concepite come vere e proprie sedute spiritiche e interpretate dal cast scelto da Maddin, hanno una deadline consultabile da questa parte mentre sul sito ufficiale del Centre Pompidou è stata approntata una pagina per la visione in streaming che attraverso tre camere consente la visione via web. La prossima seduta è prevista per domani, sabato 25 febbraio, ore 11 (ora di Parigi) e si tratta della re-interpretazione del film di Erich von Stroheim intitolato Poto-Poto