Gu-nam è um tassista che conduce una vita difficile nella città di Yanji all’interno della prefettura di Yanbian, una regione situata tra la Corea del Nord, la Cina e la Russia dove risiedono circa 800,000 Cino-Coreani conosciuti come “Joseonjok”. La moglie di Gu-nam si è trasferita in Corea sei mesi prima per guadagnare un po’ di denaro, ed è da quel periodo che non la sente più. Per guadagnare del denaro extra, il tassista gioca a mah-jong, ma questo complica la sua vita. Un giorno incontra Myun, un sicario che gli propone una soluzione per sanare i suoi debiti cosi da riunirsi con la moglie. Il tutto al costo di un solo colpo, ma qualcosa andrà storto. A tre anni di distanza da The Chaser il coreano Na Hong-Jin torna con questa lunga produzione che ha affinato il gusto per la realtà e il dettaglio; filmato in location reali, documenta una città dominata dall’oscurità e dal male. The Yellow Sea ha generato forte attenzione da parte dei distributori Francesi che oltre all’inserimento nella sezione Un Certain regard di Cannes 64 (il film è in programma mercoledi 18) si sono direttamente interessati al nuovo lavoro di na Hong-Jin con un coinvolgimento diretto dalla Wild Side Films. The Yellow Sea vede di nuovo lavorare insieme il regista coreano con il direttore della fotografia di The Chaser, lee Sung-je e anche con il montatore Kim Sn-Min.
