Limbunan è il film di Gutierrez Mangansakan che, fuori concorso, concluderà la Settimana Internazionale della Critica a Venezia 67. Scritto, prodotto e diretto da Mangasakan stesso è “uno sguardo nella vita di una futura sposa mentre è tenuta lontano dagli occhi pubblici nelle sue stanze private, limbunan appunto.” Francesco di Pace lo ha descritto come un film rituale ed enigmatico, abitato da figure femminili di grande bellezza e sottile disperazione, che vivono imprigionate in una tradizione ancestrale e apparentemente senza vie d’uscita. Una storia di donne, anche questa, costrette da una tradizione impietosa a non poter scegliere l’oggetto del loro amore. Un film affascinante e ammaliante Limbunan dura 82 minuti e si svolge nel 1989 catturando i movimenti rituali delle donne in una famiglia tradizionale di Maguindanao in preparazione per una cerimonia nuziale di Ayesha, di diciassette anni che è stata promessa in sposa ad un uomo che conosce appena. Per Mangasakan il film è un’allegoria delle relazioni tra Manila e Mindanao Musulmana. E’ una relazione impari. Molto spesso i nostri leader si mostrano d’accordo con fare concessioni al governo di Manila per ragioni egoistiche, senza mettere al primo posto il benessere della gente. Il film è una produzione Filippine – Bangsa Moro (da dove proviene il regista).
Questo il trailer ufficiale del film
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