venerdì, Novembre 22, 2024
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Non è un paese per Vecchi – Ethan Coen, Joel Coen

non_e_un_paese_per_vecchi_cover.jpgFin dagli esordi di Blood Simple il cinema dei Coen ha sempre avuto, talvolta in modo persino più marcato della naturale vocazione cinefila, una forte matrice filosofico-letteraria. Non è un caso che le opere migliori dei fratelli siano proprio quelle che attingono direttamente alla tradizione letteraria americana. Non è un paese per vecchi è la prima trasposizione letteraria dei fratelli Coen, dal romanzo (del 2003) di Corman McCarthy, uno dei più quotati narratori americani contemporanei. L’incontro tra i due cineasti e il romanziere è tutt’altro che casuale. I Coen scarnificano ulteriormente il già scarno tessuto narrativo del romanzo, approdando (finalmente) ad un cinema nudo, con un procedimento di spoliazione non troppo distante da quello operato da Van Sant con Gerry e sulla scorta del romanzo restituiscono la sensazione di una reale desertificazione degli animi attorno ai pochi residui di un’umanità e di un paese schiacciati tra il peso del ricordo di un passato che si sta allontanando ed il panico verso qualcosa che, altrettanto ineluttabilmente “sta arrivando” e “non si può fermare”. Patrizio Gioffredi sull'ultimo film dei Fratelli Coen

Be Kind Rewind di Michel Grondry – Berlino 58 – Fuori concoso

Gondry è un narratore di fantascienza nel senso più classico del termine: nelle sue storie c’è sempre una torsione improvvisa a cui bisogna credere, sebbene sia incredibile. Che bisogno c’è di replicare l’esistente, ovvero l’immaginario condiviso – visto che è protetto da diritto d’autore – quando possiamo sbizzarrirci col nostro? Simone Buttazzi su Be Kind Rewind

Il Petroliere (There Will Be Blood) di Paul Thomas Anderson – Berlino 58 – Concorso

Come per Boogie Nights (1998) e Magnolia (2000), anche stavolta Anderson ha pensato in grande. Simone Buttazzi sull'ultimo film di Paul Thomas Anderson

Una fedina violenta: A History of Violence di John Wagner

Da A History Of Violence, la graphic novel di John Wagner, a Eastern Promises.

John Williams – Monsignore

Intrada records ristampa una delle colonne sonore dimenticate di John Williams

Le possibilità di un film: Elementarteilchen di Oskar Roehler

ci sono due notizie. Una buona, una cattiva. La cattiva. Houellebecq ha deciso di farsi regista di se stesso e sta girando La possibilità di un’isola, tratto dal suo ultimo, inqualificabile prodotto da ipermercato. In merito al talento registico di Michel, vedasi il suo demenziale corto lesbo-arcadico La rivière (2001). La buona è che questo Elementarteilchen è un film che vale davvero la pena di essere visto.

Showreel - il format per i videomaker

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