lunedì, Dicembre 2, 2024
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Le uscite in sala, le novità cinematografiche, le recensioni dai festival internazionali, gli approfondimenti DVD, Blu Ray e 4k. Tutte le recensioni di indie-eye Cinema.

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Sea Sparkle di Domien Huyghe: recensione – Berlinale 73, Generation Kplus

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Film di debutto per il belga Domien Huyghe, che nella sezione Generation Kplus della Berlinale porta un racconto autobiografico sulla relazione tra infanzia ed elaborazione del lutto. La recensione

Hit big (Hertki Lyo) di Jukka Pekka Valkeapää: recensione

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Hit Big è il quarto film del talentuoso Jukka Pekka Valkeapää. A tre anni di distanza da Dogs Don't Wear Pants, il regista finlandese torna con un violentissimo heist movie che è anche commedia, dramma famigliare, crudele e disillusa riflessione politica

Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh: recensione

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Ne "Gli spiriti dell'Isola" Martin McDonagh concentra queste qualità entro l'apparente protezione della cornice insulare, definendo attraverso simmetrie e opposizioni, una personale e amarissima storia d'Irlanda.

Pearl – An X-traordinary Origin Story di Ti West: recensione

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Ti West e Mia Goth elaborano ancora una volta uno spazio alieno con frammenti conosciuti di cinema e letteratura, liberando l'estetica del media franchise dallo spettro della similarità e aprendosi a forme più aperte rispetto alle strategie in gioco nell'universo seriale contemporaneo

X – A sexy horror story di Ti West: recensione

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Horror e Hardcore, nella fase aurorale che illumina anche la New Hollywood, condividono lo stesso margine. Eccedenti rispetto al sogno, si confrontano con il sangue e lo sperma, definendo altre traiettorie del desiderio

Holy Spider di Ali Abbasi: recensione

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Holy Spider di Ali Abbasi è ispirato dalla cronaca nera iraniana di vent'anni fa. Al centro, i delitti di Saeed Hanaei, che dal 2000 al 2001 strangolò sedici lavoratrici del sesso con il loro hijab, nella città santa di Mashhad

Ėduard Artem’ev: oltre i limiti del suono (1937-2022)

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Ėduard Artem'ev è morto lo scorso 29 dicembre all'età di 85 anni. Il compositore russo, celebrato per la sua collaborazione con Tarkovskij da "Solaris" fino a "Stalker" è stato un pioniere della ricerca elettronica e della sperimentazione timbrica, ma ha anche legato la parte più consistente della sua carriera ad un linguaggio normativo e tradizionale, connesso al cinema di Nikita Mikhalkov. Ne parliamo con un lungo approfondimento

The Fabelmans di Steven Spielberg: recensione

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The Fabelmans, una radicale ricerca dell'aurora. Sull'ultimo film di Steven Spielberg

The Eternal Daughter di Joanna Hogg: recensione

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The Eternal Daughter è un piccolo saggio intimo sull'immagine virtuale, sospesa tra ciò che è vivo e quello che è morto. Tilda Swinton interpreta figlia e madre nel nuovo film di Joanna Hogg

The Quiet Girl di Colm Bairéad: recensione

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Il primo film di finzione di Colm Bairéad è un piccolo miracolo che con il silenzio come qualità d'ascolto, suggerisce un cinema apparentemente semplice, ma che in virtù di questa semplicità, assegna alle immagini tutta l'ampiezza del possibile.

Angelo Badalamenti: precipitando nel suono, 1937-2022

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La musica di Angelo Badalamenti lacera il cuore e punta a sollecitare uno stato emotivo potente ma ci conduce in un abisso contemplativo più profondo del semplice rispecchiamento che sottende alla teoria degli affetti, ribaltando tutte le aspettative conosciute e mostrandoci il meraviglioso in luogo del mostruoso.

The silent twins di Agnieszka Smoczyńska: recensione

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Le gemelle Gibbons, nonostante l'origine storica e giornalistica della loro vicenda, diventano materia personale di Agnieszka Smoczyńska, molto vicine a quell'ecologia del femminile che ha caratterizzato fino ad ora il suo cinema feroce e ferale, dove creature sul bordo della realtà, emergono dall'ombra per riscriverne i codici.

The Wandering Moon di Sang-il Lee: recensione

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Nel coraggioso e poetico The Wandering Moon, Sang-il Lee riprende l'interrogativo principale dal romanzo di Yu Nagira a cui si è ispirato: In una società ostile basata sul sospetto e la punizione cautelare, se un pedofilo non si macchia di alcun crimine, non esercita coercizione né abuso, è perseguibile moralmente e penalmente?

Boris Godunov di Andrzej Żuławski: La Russia, La Scala e la...

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Nel 1989, il regista polacco di origini ucraine Andrzej Żuławski, realizzava la versione cinematografica del Boris Godunov, trasformando l'opera di Mussorgsky in un irriverente e potentissimo assalto contro il concetto di "anima russa". Ieri, la comunità Ucraina milanese, fuori dalla scena, chiedeva necessaria visibilità, in contrasto ad una prima scaligera che ha riattivato ambigue e rischiose connessioni tra arte e potere. Le risonanze con il film di Żuławski e la sua analisi transpolitica, sono ancora vive.

River of desire di Sérgio Machado: recensione

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Recentemente programmato come premiere mondiale al Tallin Film Festival, River of Desire è il nuovo film del regista brasiliano Sérgio Machado, ambientato in una città sul Rio delle Amazzoni e ispirato ad un racconto di Milton Hatoum, Il flusso del paesaggio amazzonico modella, trascina e distrugge storie famigliari e identitarie.

Incroci sentimentali di Claire Denis: recensione

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Nel nuovo, splendido film di Claire Denis l'esperienza frantuma l'idea stessa di relazione e la pretesa predittiva di "amore e dedizione" a tutto ciò che è fuori dalle nostre memorie e dalle stratificazioni identitarie che conserviamo. Orso d'Argento al 72/mo Festival di Berlino per la miglior regia

Forever Young (Les Amandiers) di Valeria Bruni Tedeschi: recensione

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In Les Amandiers il teatro diventa uno spazio apolide, attraversato da correnti opposte, dove il caos distruttivo di un decennio può essere riorganizzato nel pieno di senso assegnato al gesto. Sull'ultimo, splendido film di Valeria Bruni Tedeschi

Moloch di Nico van den Brink: recensione @ Oltre lo specchio...

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Il primo lungometraggio di Nico van den Brink è uno degli esempi più recenti tra quei film che cercano linfa vitale dalla tradizione folklorica del proprio paese, ma combina anche altri elementi che hanno a che fare con la Storia archeologica dei Paesi Bassi. Si ricrea quindi quel connubio tra scienza e altre credenze che è il propellente principale per tutte le storie che si muovono tra visibile e invisibile.

Rock Paper Grenade di Iryna Tsilyk: recensione

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Con Rock Paper Grenade Iryna Tsilyk si conferma come autrice sensibile e di grande talento. La regista ucraina attraversa la storia del proprio paese attraverso un racconto di formazione affettiva e famigliare. Grazie ad un cinema ancorato alla realtà e allo stesso tempo ellittico, tocca corde profondissime

Halloween ends di David Gordon Green: recensione

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Con tutti i riferimenti desunti dall'universo carpenteriano nella forma apparente dell'omaggio, Green applica in realtà una sintassi cormaniana basata sulla variazione nella ripetizione. Halloween Ends accoglie in pieno questo movimento per diventare una potente e a tratti brutale rappresentazione del male attraverso l'ecologia del delitto intesa come funzione di relazione tra individui, ambienti e movimenti

Les Cinq Diables di Léa Mysius: recensione

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Léa Mysius torna a parlare di terra e nuove relazioni parentali. Les Cinq Diables è un film misterioso e magico, realizzato a sei anni di distanza dal sorprendente Ava. Il film è in concorso al festival Oltre lo Specchio, tra gli appuntamenti cinematografici milanesi di punta.

Stella est amoureuse di Sylvie Verheyde: recensione (France Odeon 2022)

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C'è apparentemente meno dolore in Stella est amoreuse, per l'aderenza più stretta al percorso di educazione affettiva e all'impermanenza del sentimento amoroso, ma l'inquietudine descritta da Sylvie Verheyde nel primo film, torna con grande autenticità nella continua ricerca di un centro incarnata da Flavie Delangle. La recensione del film presentato alla 14/ma edizione di France Odeon

UCI Cinemas dalla parte del Cinema Italiano. Tutti i film dal...

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Negli UCI Cinemas continua l’iniziativa che punta a valorizzare il cinema italiano e i titoli in arrivo molto attesi, diretti e interpretati dai grandi talenti del mondo del cinema nostrano. Dai drammi alle commedie, dai film storici ai thriller, UCI Cinemas amplia lo spazio dedicato al cinema italiano.

Il signore delle formiche di Gianni Amelio: recensione

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Il cinema di Gianni Amelio, è da sempre legato alla frattura tra gesto e parola. Ne "Il signore delle formiche", individua la potenzialità di questo scarto con uno studio incisivo dei volti, capaci di trattenere la crudeltà del mondo e la fuggevolezza del tempo.

Moonage Daydream di Brett Morgen: recensione

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Il sogno ad occhi aperti visto dalla luna ha la consistenza fuggevole di quel picco di attività cerebrale che può manifestarsi prima di morire. Tutto scorre al pari di un'illusione della mente in "Moonage Daydream", a patto di lasciarsi andare al "come" dei frammenti e non al "cosa". La recensione del film di Brett Morgen, riflessione "visual" sull'opera bowiana.

Watcher di Chloe Okuno: recensione

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Watcher traccia lo stalking come tentativo di riappropriazione del proprio spazio percettivo a partire dalla dinamica del pedinamento. Per Julia, interpretata da una sonnambolica Maika Monroe, è la tragica necessità di uscire dall'inquadratura, spezzare i margini della cornice per desautorare il voyeur dalla propria posizione. Nelle sale dal 7 settembre grazie a Lucky Red

Nope di Jordan Peele: recensione

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Di bestie e Cinema. Nope, l'ultimo film di Jordan Peele in sala in questi giorni. La recensione

Men di Alex Garland: recensione

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Men, il nuovo film di Alex Garland è un pasticcio finto-femminista di incredibile pesantezza. In sala dal 25 agosto, la recensione

Metronom di Alexandru Belc: recensione

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Presentato nella sezione "Un certain regard" di Cannes 2022, Metronom è il primo film di finzione del documentarista Alexandru Belc e si muove intorno alla formazione negata di un gruppo di adolescenti nella Romania dei primi anni settanta, tra il regime di Nicolae Ceaușescu e l'ascolto clandestino di Radio Free Europe. La recensione

L’audizione di Ina Weisse: recensione

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L'audizione è il secondo film di Ina Weisse, interpretato da Nina Hoss nella parte di un'insegante berlinese di violino. In sala dal 5 maggio grazie a PFA. La recensione

Gli amori di Anaïs di Charline Bourgeois-Tacquet: recensione

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Straordinario donarsi, quello di Valeria Bruni Tedeschi e Anaïs Demoustier nel gioco di sguardi, di parole e di corpi. Un confronto leggero e doloroso sul loro reciproco statuto, tra immaginazione letteraria e capacità di mettersi in gioco, partorendosi. Note sull'opera prima di Charline Bourgeois-Tacquet, in sala grazie a Officine Ubu

La Tana di Beatrice Baldacci: recensione

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Il bel film di Beatrice Baldacci, in sala dal 28 aprile, è una potente riflessione sul fine vita, ma anche sulla persistenza e la scomparsa delle immagini, come esperienza del limite e del loro disintegrarsi nel buco nero della memoria. La Tana, interpretato da un'intensa Irene Vetere, è stato realizzato nell'ambito di Biennale College e dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il premio Raffaella Fioretta per il Cinema italiano, alla Festa Del Cinema di Roma. La recensione in anteprima

The Batman, la riscrittura di Matt Reeves

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Con The Batman Matt Reeves, riscrive ancora una volta i confini di un'epica popolare. Non solo ridefinendo la separazione tra bene e male, eroe e villain, ma traducendo queste energie nel corpo ostile della metropoli: sospesa tra la realtà più cruda e la virtualità delle ombre, sembra promanare dal lato recondito dell'attività onirica.

I segni del cuore – Coda di Sian Heder: recensione

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Dopo il Sundance e il Torino Film Festival, Coda, dramedy di Sian Heder che riscrive "La famiglia Bélier di Eric Lartigau, è approdato su Sky una settimana prima della notte degli Oscar. Candidato a tre statuette, racconta la storia di Ruby, unico membro udente della sua famiglia. La recensione

Spencer di Pablo Larrain arriva in sala: la recensione di Michele...

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In attesa degli Academy Awards, Spencer di Pablo Larrain esce al cinema con 406 copie. Nel ruolo di Lady Diana una straordinaria Kristen Stewart per la prima volta candidata all'Oscar. Leggi la recensione di Michele Faggi

Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson: recensione

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Gary e Alana, entrambi inadeguati, entrano ed escono dal solco tracciato per i racconti di formazione, anelando da una parte ad accelerare i tempi che introducono l'ingresso nella vita adulta, dall'altra uscendone violentemente. Il decennio che li separa, sembra non voler ingranare, introducendo un'inquietudine fortissima per il futuro, capace di parlarci. Con Licorice Pizza, Paul Thomas Anderson mantiene la linea dei suoi film più astratti, ma empiricamente legati al fluire del movimento, incarnando l'esperienza dell'occhio nell'avventura, spesso accidentata, del tempo.

Blindfold di Taras Dron: recensione

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Le arti marziali miste servono a Taras Dron per raccontare l'assimilazione dei codici della guerra attraverso il corpo e l'urgenza della lotta. Yulia rivendica la necessità di una strenua resistenza ai codici dell'attesa. Uno sguardo granitico che sgretola quello maschile, ma allo stesso tempo rivendica la sovrimpressione tra la sua identità e quella dell'Ucraina, senza alcuna mediazione né resa.

Klondike di Maryna E Gorbach: recensione

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Klondike della regista ucraina Maryna E Gorbach ha ottenuto il premio della giuria ecumenica alla Berlinale, il secondo premio del Panorama Audience Award, sempre alla Berlinale 2022 e il Directing Award all'ultimo Sundance Film Festival. Ambientato nel Donbass durante il 2014 è una durissima e dolorosa penetrazione nella dimensione quotidiana della guerra che può aiutarci a comprendere le immagini che arrivano in questi giorni dai media internazionali. Klondike è come un film impossibile, una storia famigliare interrotta, un plot che non può svilupparsi, ma che nonostante i continui sabotaggi, resiste e torna alle possibili origini del racconto comunitario: una casa, una donna, un uomo e una bimba in arrivo. Spes contra Spem, dare corpo alla speranza invece di attenderla.

Flee di Jonas Poher Rasmussen: recensione

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Flee attraversa la guerra in Afghanistan con discrezione, esplorando i dettagli geopolitici e le terribili conseguenze che ebbero sulla popolazione ma non oltrepassa mai il contesto, mantiene sempre la sua attenzione sul protagonista, sui suoi sentimenti, sui contrasti che hanno animato ogni suo gesto e il suo istinto di sopravvivenza. Il film di Jonas Poher Rasmussen candidato all'oscar esce il 10 marzo grazie a Wanted Cinema. La recensione in anteprima

La promessa – il prezzo del potere di Thomas Kruithof: recensione

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Fedele alla scansione del cinema Polar, il regista belga costruisce un meccanismo ad orologeria dove i tempi della politica, tra conflitti e negoziazione, ribaltano continuamente il punto di vista nello spazio di una battuta o nella linea di demarcazione di un gesto. Nella nauseante lizza dialettica della politica, la parità non è una questione di classe, ma lo scambio tra verità e menzogna. Sul nuovo film di Thomas Kruithof con Isabelle Huppert e Reda Kateb, in uscita nelle sale italiane il 10 di marzo grazie a Notorious Pictures

Voyage of time, il cammino della vita di Terrence Malick: recensione

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Voyage of Time, il cammino della vita è lo splendido documentario di Terrence Malick presentato a Venezia nel 2016 e distribuito adesso nella versione integrale per le sale da Double Line in collaborazione con Lo Scrittoio. In sala a partire dal 3 Marzo è un film che ci interroga sulla sostanza dell'esperienza cinematografica stessa. L'occhio o il corpo? La recensione in anteprima

Rimini di Ulrich Seidl: recensione #Berlinale72

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La riviera d’inverno, uno squallido cantante: Seidl torna in gran forma. La recensione di Rimini in concorso alla Berlinale 2022

Cyrano di Joe Wright: recensione

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Joe Wright si serve dei fratelli Desser per il suo Cyrano. Ma il musical è come inceppato, proprio a causa del tiepido contributo dei The National. L'interazione tra canzone e racconto non decolla e rimane sullo sfondo. In sala dal 3 Marzo

Splendid Isolation di Urszula Antoniak: recensione

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Anna e Hannah naufraghe su un'isola dove una casa disabitata le accoglie e un drone spia i loro movimenti, durante lo "splendido isolamento" che precede la morte. Sull'ultimo film di Urszula Antoniak e sulla definizione interiore della paura da lei sperimentata durante l'emergenza epidemiologica

Dal Pianeta Degli Umani: una conversazione con Giovanni Cioni

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"Dal pianeta degli umani" è il nuovo film di Giovanni Cioni. Dopo i tanti passaggi festivalieri e i meritatissimi premi è sbarcato come un alieno nelle sale italiane di qualità per un tour in progress grazie a Reading Bloom distribuzione. Per raccontarvi nel modo migliore questa esperienza dello sguardo e del tempo, tra fiaba, Storia, scienza e fantascienza abbiamo intervistato Giovanni Cioni. Una lunga conversazione con il regista apolide toscano che passa attraverso i luoghi del suo cinema e approda in questa terra narrata da un coro di rane

Robe of Gems di Natalia López Gallardo: recensione #Berlinale72

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Tre donne legate dal dolore della perdita, incorporano le ferite di un paese intero, diventando corpo politico e sacrificale di una società fondata sulla violenza, l'abuso e la corruzione. L'esordio nel lungometraggio di Natalia López Gallardo disorienta, emotivamente e percettivamente. In concorso a Berlino

Beautiful Beings (Berdreymi) di Gudmundur Arnar Gudmundsson: recensione #Berlinale72

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Guðmundur Arnar Guðmundsson, al suo secondo lungometraggio, torna sulle tracce della formazione adolescenziale, spostando in modo evidente l'attenzione sulle origini di una fratellanza maschile tossica, modello acquisito e imposto alla nuova generazione. Cerca quindi di infrangere lo schema dall'interno, trasformando progressivamente il senso e la polarità del gesto violento, dove nel precedente Heartstone era la percezione dell'identità di genere ad assorbire e spiegare esplicitamente, la difficoltà di stare al mondo. Nella sezione Panorama della Berlinale 2022

Ennio di Giuseppe Tornatore: recensione

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È nella capacità di creare questo rapporto di naturalezza con Morricone, nella calma e nella perizia di ogni parola del grande compositore che risiede la grandezza del film di Tornatore. Il resto è il contorno contorno sbiadito di un film troppo lungo che purtroppo non aggiunge molto a ciò che già gli spettatori sanno. In sala il 17 febbraio con distribuzione Lucky Red

Il male non esiste di Mohammad Rasoulof: recensione

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Esce in sala il dieci marzo 2022 l'orso d'oro della 70/ma Berlinale con distribuzione Satine Film. "Il male non esiste" dell'Iraniano Mohammad Rasoulof è un racconto morale sulla resistenza al potere, declinato in quattro episodi che affrontano l’argomento da punti di vista diversissimi. La recensione in anteprima

Il signore degli Anelli, tutta la saga sugli schermi UCI cinemas...

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La saga de "Il signore degli anelli" di Peter Jackson di nuovo al cinema grazie alle sale del circuito UCI

Il senso di Hitler di Petra Epperlein e Michael Tucker, da...

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La popolarità di Hitler nel mondo contemporaneo. L'ascesa del suprematismo, la "normalizzazione" dell'antisemitismo, l'onda negazionista nel film dei documentaristi Pepper & Dones, da domani, giorno della memoria, nelle sale italiane

Belfast di Kenneth Branagh: recensione

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Kenneth Branagh riavvolge il tempo e con la memoria torna all’agosto del 1969, quando aveva appena nove anni e i Troubles erano appena cominciati.

Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh: recensione

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"Gagarine" è il film diretto Fanny Liatard e Jérémy Trouilh e scelto per l'edizione itinerante di Cannes 2020. Esce in sala il 17 di Febbraio grazie a Officine Ubu. Racconta del sedicenne Youri e della sua lotta contro la distruzione del complesso abitativo dove è cresciuto, in un quartiere della suburbia parigina. L'unico modo per resistere è trasformare gli appartamenti in un'astronave e la sua esperienza in quella di un Cosmonauta. La recensione di Michele Faggi

La figlia oscura di Maggie Gyllenhall: recensione

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Arriva in sala il 24 marzo il deludente adattamento da "La figlia oscura di Elena Ferrante, dove Maggie Gyllenhall, al suo esordio come regista, non riesce a raggiungere l'epicentro emotivo del romanzo. La recensione

Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson: le recensioni

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Licorice Pizza, il nuovo film di Paul Thomas Anderson che torna alle atmosfere della San Fernando Valley dei settanta, esce in Italia il 17 di Marzo con Eagle Pictures. Cosa ne pensa la stampa internazionale? Le recensioni

Occhiali Neri, il nuovo film di Dario Argento alla 72/ma Berlinale

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Roma, l'eclissi di Sole, un incidente. Diana perde la vista e dovrà difendersi dall'orrore che la circonda con l'aiuto di un cane lupo e di un bambino cinese. Occhiali Neri è il nuovo, atteso, film di Dario Argento, nella selezione Special Gala della 72/ma Berlinale. I dettagli, la sinossi e alcune foto.

Médecin de nuit di Élie Wajeman: recensione

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Concentrato in una notte e sospeso sul crinale tra legalità e illegalità delle città proibizioniste, Médecin de nuit, terza fatica per Élie Wajeman, è capace di vibrare profondamente. Il film si può vedere da oggi insieme alla selezione di MyFrenchFilmFestival 2022, il più antico festival online di Cinema Francese, disponibile su piattaforma anche con i sottotitoli italiani. La recensione
West Side Story di Steven Spielberg

West Side Story di Steven Spielberg: recensione

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A differenza del West Side Story di Robert Wise e Jerome Robbins, la New York che si contendono i Jets e gli Sharks è in procinto di svenire, di essere spazzata via, e Spielberg ce lo dice dall’inizio, quando con la sua camera piomba tra i mattoni e le rocce di edifici parzialmente demoliti. Sul nuovo, bellissimo film di Steven Spielberg

Spencer di Pablo Larrain: recensione

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Kristen Stewart e Lady Diana Spencer alla ricerca del proprio tempo, dove una brutta canzone di Mike Rutherford è più potente del peso storico di Anna Bolena. Note su "Spencer", il nuovo film di Pablo Larrain in uscita il prossimo 24 marzo 2022 nelle sale italiane grazie a 01 Distribution.

Ariaferma di Leonardo Di Costanzo: recensione

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Ariaferma non è opera metaforica, nel senso riduttivo e didascalico del termine, perché scava nella storia politica e civile dello spazio carcerario, attraverso una presenza materiale che necessita di uno sguardo ulteriore per tornare ad essere parte integrante della polis. Note sul bellissimo film di Leonardo Di Costanzo; la recensione di Michele Faggi

Ultima notte a Soho di Edgar Wright: recensione

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Edgar Wright rivela un'inedita geografia londinese, tra mitologia e brutale dissinesco della stessa. Note sul suo capolavoro, Last night in Soho.

La festa silenziosa di Diego Fried: recensione

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Dal 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Double Line, in collaborazione con Lo Scrittoio, porta sul grande schermo La Festa Silenziosa, thriller argentino diretto dal regista Diego Fried e interpretato dall’attivista femminista Jazmín Stuart e dalla star della scena argentina Gerardo Romano ed Esteban Bigliardi. La recensione di Francesca Fazioli per indie-eye Cinema

Atlantide di Yuri Ancarani: recensione

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Venezia tra coscienza e visione, nel nuovo film di Yuri Ancarani. Atlantide al confine tra la vita e la morte, acqua e oblio. Da vedere assolutamente in sala, dal 22 al 24 novembre compresi. Distribuzione I Wonder Pictures. La recensione di Michele Faggi

Petite Maman di Céline Sciamma: recensione

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Di quale realtà parli Petite Maman non è possibile dirlo, se non in quel gesto ancora carico di mistero che nel riconoscersi a partire dal nome, supera il peso delle categorie e del logos, attraversando la persistenza della morte nell'esperienza quotidiana. In sala grazie a Teodora Film

Dovlatov – I libri invisibili di Aleksey German Jr. : recensione

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Aleksey German Jr., già vincitore dell'orso d'argento nel 2015 con Under Electric Clouds, racconta con questo suo nuovo film una storia che non è solo di Sergej Dovlatov, ma di un'intera generazione. In Sala dal 4 novembre grazie a Satine Film

Antigone di Sophie Deraspe: recensione

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Sophie Deraspe si ispira ad una storia vera per rileggere in chiave moderna il personaggio di Antigone: una giovane donna piena di coraggio, che lotta con tutte le sue forze per difendere la sua famiglia da un’ingiustizia subita. In sala dal 4 novembre con distibuzione Parthénos / Lucky Red. La recensione di indie-eye cinema

Red Rocket di Sean Baker: recensione

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Un esilarante Simon Rex nel nuovo film di Sean Baker, marca la distanza tra il mondo dei grandi e quello di un tempo ormai perduto. Visto alla Festa del Cinema di Roma

C’mon C’mon di Mike Mills: recensione

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Mike Mills, ancora una volta porta sullo schermo una storia personale che ruota intorno all'idea di famiglia. La forza, l'eccentricità dei bambini e il Mago di Oz sono al centro di C'mon C'mon. Premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma

Belfast di Kenneth Branagh: recensione

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Kenneth Branagh riavvolge il tempo e con la memoria torna all’agosto del 1969, quando aveva appena nove anni e i Troubles erano appena cominciati.

The lost Leonardo di Andreas Koefoed: recensione

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Ogni filo narrativo di questa storia è un frammento avvincente che offre a chi guarda una testimonianza di come arte e finanza siano strettamente collegate tra di loro. La recensione di The Lost Leonardo di Andreas Koefoed, presentato alla Festa del Cinema di Roma

Yuni di Kamila Andini: recensione

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La grande forza di Yuni risiede proprio nella sua costruzione semplice e nel modo in cui affronta temi delicati come la bellezza e la legittimità del desiderio sessuale, la pratica dei matrimoni combinati in una società musulmana ancora non completamente disposta a concedere anche solo la libertà di pensare a un futuro diverso. Visto alla Festa del cinema di Roma

Onde Radicali, il film di Gianfranco Pannone su Radio Radicale alla...

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Onde Radicali è il racconto sulla storia di una radio che ha rivelato il paese reale. Radio Radicale, Per Gianfranco Pannone, è il luogo del possibile, dove si può ricostruire la Storia d'Italia, grazie alla costante presenza dell'emittente dove altri testimoni hanno invece preferito tradire la missione e il ruolo del servizio pubblico.

Hive di Blerta Basholli: recensione

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Una cittadina del Kosovo nei primi 2000 e il peso schiacciante del patriarcato sulle speranze, i desideri e la memoria di una vedova. Hive, la recensione del film di Blerta Basholli, visto alla Festa del Cinema di Roma

Passing di Rebecca Hall: recensione

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Rebecca Hall, per il suo esordio alla regia, fa di Passing un film rigoroso, silenzioso e suggestivo che ha bisogno di essere sentito, filtrato attraverso ogni gesto e sguardo tra le due protagoniste. La recensione del film visto alla Festa del Cinema di Roma

One second di Zhang Yimou: recensione

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One Second di Zhang Yimou, sentito omaggio all'era perduta e tattile del Cinema. Presentato alla Festa Del Cinema di Roma. La recensione

I’m Your Man di Maria Schrader: recensione

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Quarto lungometraggio come regista per l'attrice Maria Schrader, dopo la miniserie netflix Unorthodox. I'm Your Man, presentato in concorso a Berlino 71 e adesso in sala grazie a Koch Media, mette al centro Maria Eggert e Dan Stevens con il collante screwball di una relazione tra un'archeologa del Pergamon e un androide progettato per amare. Orso d'argento per la miglior interpretazione da protagonista a Maren Eggert

Days di Tsai Ming-liang: recensione

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Quarantasei inquadrature e un malanno guarito con la vicinanza fisica segnano il ritorno alla classica forma film per Tsai & Kang. La realizzazione di Rizi sfiora il miracolo.

Titane di Julia Ducournau: recensione

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Il corpo di Agathe Rousselle ci conduce verso un progressivo smontaggio della famiglia patriarcale, per assemblarne una nuova con i pezzi psichici, meccanici e organici raccolti attraverso relitti e resti lasciati fuori dal pensiero oppositivo. Sullo Splendido "Titane", palma d'oro al Festval di Cannes e nelle sale italiane a partire dal 30 settembre grazie a I Wonder Pictures. La recensione di Michele Faggi in anteprima

Josée, la Tigre e i Pesci, l’atteso anime di Kotaro Tamura...

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Anime Factory, annuncia l’uscita dell’attesissimo film anime Josée, la Tigre e i Pesci di Kotaro Tamura, da oggi al cinema in un evento speciale di soli tre giorni, il 27-28-29 settembre 2021. Consulta l'elenco delle sale dove viene programmato

Inexorable di Fabrice Du Welz: recensione, TIFF 2021

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Con Inexorable Fabrice Du Welz realizza uno dei suoi film più crudeli e intensi. Alba Gaïa Bellugi è l'ultima delle femmine folli del suo cinema. In competizione al Toronto International Film Festival. La recensione

Un autre monde di Stéphane Brizé: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Trilogia possibile quella di Stéphane Brizé sul lavoro. Dopo "Le loi du marchè" ed "En Guerre", continua a collaborare con Vincent Lindon per lo splendido "Un autre monde". La recensione del film in concorso a #Venezia78

Piedra Noche di Iván Fund: recensione, #Venezia78 – Giornate Degli Autori

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Elaborazione di una scomparsa nel film dell'argentino Iván Fund presentato alle Giornate Degli Autori, nel contesto di #Venezia78, la recensione

Kapitan Volkonogov bezhal di Natasha Merkulova, Aleksey Chupov: recensione – #Venezia78...

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Kapitan Volkonogov è ricco di buone idee, molte delle quali portate in scena con abilità; non è però un film compiuto, e difficilmente rimarrà negli annali del festival. In concorso a #Venezia78

Żeby nie było śladów (leave no traces) di Jan P. Matuszyński:...

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Leave no traces ha l’intensità di un dramma e la tensione di un thriller, quasi interamente giocato in interni, gran parte delle inquadrature mostrano i personaggi circondati da confini fisici, dando vigore alla visione pessimistica di Matuszyński. La recensione di Leave No traces in concorso a #Venezia78

America Latina di Fabio D’Innocenzo, Damiano D’Innocenzo: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Non c’è niente di rassicurante o di consolatorio in America Latina, un dramma oscuro concepito con velenosa intelligenza per catturare i nostri tormenti e le nostre paure. L'ultimo film dei fratelli D'Innocenzo in concorso a #Venezia78

On the Job: The Missing 8 di Erik Matti: recensione, #Venezia78...

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Erik Matti evoca i migliori thriller cospirativi degli anni Settanta. La recensione di On the Job: The Missing 8 di Erik Matti, in concorso a #Venezia78

The Last Duel di Ridley Scott: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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The last duel, sulle tracce delle origini stesse del cinema di Ridley Scott, è un dramma storico ambizioso, coinvolgente e avvincente, forse non aggiunge niente al genere ma sa come sfruttare tutti i tropi. Fuori Concorso a #Venezia78 la recensione

Ennio di Giuseppe Tornatore: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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È nella capacità di creare un rapporto di naturalezza con Ennio Morricone, nella calma e nella perizia di ogni parola del Maestro che risiede l'aspetto più potente del film di Giuseppe Tornatore. Il resto, purtroppo, è un contorno sbiadito che non aggiunge molto a ciò che già gli spettatori sanno. La recensione di Ennio, Fuori Concorso a #Venezia78

Halloween Kills di David Gordon Green: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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David Gordon Green continua la nuova saga di Halloween voluta da John Carpenter. Halloween Kills è il secondo film della trilogia presentato a #Venezia78 fuori concorso. Piccolo film di mestiere che non aggiunge niente di nuovo.

Freaks out di Gabriele Mainetti: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Freaks out, cinecomic all'italiana riuscito e galvanizzante. La recensione del nuovo film di Gabriele Mainetti in concorso a #Venezia78

Vidblysk (Reflection) di Valentyn Vasyanovych: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Realizzato con una serie di rigorosi piani sequenza, il film di Valentyn Vasyanovych esamina la pervasività della guerra, che invade le vite di chi abita in una zona di conflitto. In concorso a #Venezia78

Old Henry di Potsy Ponciroli: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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Passato e mito al centro del Western di Potsy Ponciroli Fuori concorso a #Venezia78, la recensione

Qui rido io di Mario Martone: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Qui rido io è un film perfetto per Toni Servillo, nei panni di Edoardo Scarpetta è magnificamente ironico e scatenato, ambivalente nel suo cercare approvazione continua e nella ferrea convinzione di essere il più grande di tuttiì. Mario Martone riconquista una sorta di verginità stilistica; diverte noi e se stesso. In concorso a #Venezia78

Illusions perdues di Xavier Giannoli: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Senza negare grande mestiere e capacità di messa in scena a Xavier Giannoli, il suo ultimo Illusions perdues rimane schiacciato dal peso della ricostruzione magniloquente. Un buon film di mestiere. La In concorso a #Venezia78

Ariaferma di Leonardo di Costanzo: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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Di Costanzo costruisce il suo carcere immaginario in modo egregio, ma affida a un ottimo attore come Silvio Orlando il ruolo di sentenziare su ogni cosa, facendo scivolare il suo film nell'area di un buonismo stucchevole. Ariaferma è riuscito a metà. Fuori concorso a #Venezia78

La Scuola Cattolica di Stefano Mordini: recensione, #Venezia78 – Fuori Concorso

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Il brutto film di Stefano Mordini produce un eccesso di drammatizzazione e morbosità più vicino a certe convenzioni televisive che cinematografiche. L'unica capace di brillare è Benedetta Porcaroli, che con il suo sguardo inquieto, tocca il cuore dello spettatore. La scuola cattolica, fuori concorso a #Venezia78

L’evenement di Audrey Diwan: recensione, #Venezia78 – Concorso

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Il film di Audrey Diwan produce una corrosiva presa di coscienza affrontando questioni profondamente politiche per le donne e sebbene gli eventi descritti siano avvenuti sessant’anni fa conservano ancora un’immediatezza terrificante. La recensione di L'evenement in concorso a #Venezia78

La Caja di Lorenzo Vigas: recensione, #Venezia78 – Concorso

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In Ti guardo come ne La Caja c’è l’abilità di Vigas di rendere visibile una verità molto complicata e terribilmente repressa sul desiderio, se nel primo caso era di tipo sessuale qui è quello della casa, come luogo e senso di appartenenza. La recensione di La Caja, in concorso a #Venezia78

Il collezionista di carte di Paul Schrader: l’approfondimento

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Quello strano cammino. Note su "il Collezionista di carte", nuovo splendido film di Paul Schrader