Hong Kong inizio XX secolo, preparativi di rivolta, contro il dominio britannico e ovviamente per porre fine alla corruzione dell’impero Qing. Il professor Chen Shaobai aiutato dal figlio del signorotto locale Li – yu Tung guiderà un manipolo di valorosi, nell’ attesa del condottiero Sun Yun Fat, che libererà la nazione dal giogo della dittatura alla conquista della democrazia. Emerge con forza il concetto di individuo nel mondo cinese, disposto al sacrificio per il fine ultimo dello stato; forma ricorrente per buona parte delle co-produzioni a dimensione Kolossal prodotte tra Cina e HK negli ultimi anni. Un film né dal ritmo alterno né a due velocità , ma semplicemente spezzato in due: la prima parte spionaggio in costume, l’altra filmone stile-arti-marziali-vecchia-scuola-Hong-Kong con aggiunta di royal rumble e numerosi uno contro tutti Kung-fu all star e il bonus di una gloria sportiva cinese che gioca nell’ NBA. Poco comprensibile è il ritmo da fiction (storica) della prima parte che conduce all’action movie appena un secondo prima del crollo dello spettatore. Lo specialista Teddy Chen non ha problemi con l’ultima mezz’ora al cardiopalma ma mostra la corda quando c’è da rendere accattivante la biopic infarcendo la trama di commenti agiografici e valori di cui sopra. Da apprezzare senz’altro lo sforzo produttivo e la ricostruzione sontuosa di location e costumi.