Un incontro per fare il punto sul cinema Coreano e su quello Cinese, ormai strettamente correlato a quello di Hong Kong. La svolta è interpretata da Bodyguards and Assassins, trattandosi proprio di una maxi co-produzione hong kong – Cina affidata al collaudato attore e regista sempre dell’ ex colonia britannica Teddy Chen che spiega: “per me non c’ è più una grossa differenza tra i cinema di Hong Kong, della Cina e nemmeno di Taiwan, ormai si creano prodotti che possano funzionare per tutto il mercato est asiatico, e che vedono coinvolti operatori di tutti questi paesi”. Tornando a bomba sul film che in anteprima ha presentato al festival, di cui è leggibile la recensione da questa parte su Indie-eye Straneillusioni, continua: “Ho voluto impostare le cose in maniera diversa dai classici del kung fu del mio paese, dove dopo pochi minuti si poteva vedere subito un piccolo combattimento, che diventava più importante e lungo dopo un’altra mezz’ora e così via fino alla grande battaglia finale. Ho voluto al contrario presentare bene i protagonisti, far appassionare e affezionare lo spettatore ai loro caratteri, prima di farli combattere”. Gli altri registi presenti, entrambi coreani e coetanei (1975) Jang Hun e Lee Yong-ju autori rispettivamente di Secret reunion e Possessed, piccola rivelazione del Far East 12, recensita da questa parte su Indie-eye Straneillusioni, spiegano invece quanto siano stati determinanti i loro incontri con due grandi maestri del cinema della penisola del 38° parallelo, soprattutto Kim Ki Duk per quanto riguarda Jang Hun. Secret Union è una storia che può ben funzionare per il mercato occidentale, con dei personaggi che non sfigurerebbero nell’ interpretazione di colleghi americani. Possessed invece vuol fare emergere la realtà multireligiosa sud coreana dove la convivenza seppur accettata è difficile, ed è questo conflitto che viene affrontato seppur in maniera estrema in questa pellicola.