Il filippino Erik Matti, presente al festival per la quinta volta, presenta il suo ultimo film in anteprima internazionale, The Arrival, girato nel 2009. Una storia semplice quella di Leo, impiegato anonimo di Manila, che vive e si sente solo, nella sua mezza età e ha un sogno ricorrente: una donna che gli corre incontro uscendo di casa. Definitivamente persuaso all’idea di lasciare la città si rifugia quasi casualmente a Murcia, piccolo paese nell’isola di Davao, dove appena arrivato riconosce quella casa che ha sempre sognato. Conosce Arnel, Dick e il figlio di questo, Choy, che gli affittano una camera. Leo con estrema caparbietà conosce la donna che abita in quella casa, Melanie. Non è la stessa del sogno, ma ormai suggestionato dalla propria visione, decide di investire tutto il suo tempo nel conquistarla. Rinuncia a tornare a Manila e trova lavoro come cuoco nel ristorante di fiducia di Melanie. La missione fallirà, ma la solitudine di Leo sarà sconfitta grazie all’ amicizia sincera che nasce tra i tre strani coinquilini. Una storia sui buoni sentimenti, ma anche sulla disillusione dei sogni. Matti sfrutta bene i pochi mezzi a disposizione, non riuscendo tuttavia del tutto a riempire il vuoto lasciato dalla scelta digitale (sia livello fotografico ma soprattutto narrativo), la maturazione del cinema filippino è comunque evidente, ben si adatta sullo standard dei 90 minuti e sul modello della commedia “pura”; ma non ci facciamo illusioni: il ritmo è a passo 1.