Koi No Tsumi (Guilty of Romance) il Trailer del nuovo film di Sion Sono

Le poche informazioni disponibili su Lords of Chaos, il film ispirato al volume scritto a quattro mani da Didrik Soderlind e Michael Moynihan dedicato alla scena Black Metal Norvegese e in tempi recenti tradotto in Italia da Tsunami Edizioni, Sion Sono le racconta in questa intervista che è possibile leggere su Indie-eye, intercettata da Caterina Liverani durante la presentazione a Venezia ’67 del notevole Cold Fish, recensito da questa parte. In realtà il progetto, co-prodotto dalla Losangelina Seven Arts di Ko Mori, specializzata nella distribuzione oltreoceano di film Giapponesi, sembra in standby, come dimostra la pagina su Internet movie database, letteralmente scomparsa e il sito ufficiale del film, fermo su una splash page statica. Sono ha cominciato la pre-produzione di Himizu, film ispirato alla serie a fumetti scritta da Minoro Munoya, pubblicata originariamente da Young Magazine tra il 2001 e il 2003 e raccolta successivamente in 4 volumi. Il manga, che ha rappresentato un brusco cambiamento nella carriera di Munoya è un passaggio dalla commedia ad una storia oscura che lega le ossessioni psicologiche di un ragazzo ad un incidente che lo segnerà per sempre; il regista Giapponese pare entusiasta di dirigere la versione cinematografica che dovrebbe uscire nel 2012.  Nel frattempo Sono ha ultimato Koi No Tsumi (Guilty of Romance), film che sarà presentato in anteprima mondiale all’interno della Quinzaine des Realisateurs a Cannes 2011, nel palinsesto delle proiezioni speciali: Izumi è sposata con un famoso scrittore di romanzi rosa, ma la sua vita monotona senza amore la spinge a seguire i suoi desideri e accettare di offrire sesso simulato davanti ad una videocamera; presto troverà un protettore e comincerà a vendere il proprio corpo nel suo appartamento, nonostante continui ad interpretare la parte della moglie fedele che tutti conoscono. Un giorno un corpo brutalmente mutilato e assicurato ad un manichino viene ritrovato nel distretto degli “hotel dell’amore”.