Accompagnate dallo psycho-twist dei canadesi Psychocaravane, le immagini di Rivage si infrangono letteralmente l’una sull’altra.
Caroline Caza, che porta il suo corto nella sezione corti del LFF curata da Rachele Pollastrini, si occupa d’animazione sin dai primi anni del nuovo millennio e il suo stile è contraddistinto da scelte molto vicine alla tradizione sperimentale del disegno animato, anche se nel corso della sua carriera ha avuto modo di cimentarsi con il 3D.
Realizzato con disegni ad acquerello il corto restituisce la vita dei microorganismi e della fauna che vive sulla riva del mare in un susseguirsi di campiture, esplosioni di colore e il continuo transitare di questo oltre i confini della forma.
La vita brulica sullo sfondo di una cornice puntinista, cellula originaria di tutte le scomposizioni del colore.