Peterloo è Il nuovo film di Mike Leig ed è l’affresco storico di un avvenimento tragico ed epico al tempo stesso
Una folla di 80.000 persone chiedeva pane e libertà e una nuova riforma elettorale il 16 agosto 1819. Venne attaccata e dispersa dalla cavalleria britannica, morirono quindici persone e rimasero ferite diverse centinaia. Il massacro provocò uno sdegno generale in tutto il paese e accese la miccia per altre manifestazioni. Quello che è conosciuto come il massacro di Peterloo viene considerato come uno spartiacque fondamentale nel processo di formazione e rafforzamento della democrazia in Gran Bretagna.
Peterloo, la storia che non si legge sui libri di scuola: le parole di Mike Leigh
“E importante che il film venga pensato come riferito al 21° secolo – ha raccontato Mike Leigh – Abbiamo iniziato 4 anni fa a girarlo e quasi su base giornaliera rintracciavamo precise attinenze con la realtà contemporanea; dalla voce del popolo alle questioni che riguardano più in generale la democrazia. Possiamo riflettere su tanti aspetti relativi alle democrazie negli Stati Uniti o in Gran Bretagna, ci sono milioni di rifugiati nel mondo a causa di situazioni politiche repressive e nel film affrontiamo questi aspetti”
Montato da un grande montatore come John Gregory (Naked e Segreti e Bugie di Leigh, ma anche film come Donnie Brasco, In Bruges, Killing Me Softly) “Peterloo” non è un film nostalgico “Alcuni di noi forse percepiscono un certo tipo di radicamento in questa storia, ma in realtà si parla di persone e delle loro necessità materiali, non lo considero affatto un film nostalgico – ha aggiunto Leigh – per rendere tutto più vivo è stata fatta un’ampia ricerca iconografica allo scopo di definire e tratteggiare i personaggi, ricercando materiali nelle vite reali, anche se la famiglia di cui si parla è frutto di immaginazione. Al contrario, anche se non è affatto conosciuta, la storia di Nellie, il personaggio interpretato da Maxine Peake, fa parte della storia britannica. Conoscevo la vicenda perché mio nonno era di Manchester e mi raccontava sempre di Nellie, anche se sui libri di scuola, non viene affatto studiata“.
Peterloo, la recensione del film di Mike Leigh
16 Agosto 1819, Inghilterra: nella piazza di St Peter’s, nel cuore della città di Manchester, truppe a cavallo travolgono civili uniti durante una manifestazione pacifica organizzata per richiedere il suffragio universale, con il sostegno del grande oratore Henry Hunt, portavoce favorito dei movimenti radicali inglesi di quel periodo. È la vicenda nota come il “massacro di Peterloo”, nome inventato che evoca il luogo del tragico evento (il St Peter’s Field) e la sanguinosa battaglia di Waterloo tra Francia napoleonica e la coalizione di Stati che comprendeva il Regno Unito.
A questo drammatico evento che sconvolse la politica del regno inglese (portando oltre una decina di anni dopo a una riformulazione storica del sistema elettorale) il regista Mike Leigh ha dedicato il suo ultimo lavoro. Peterloo è un film che ricostruisce fedelmente i passaggi noti che hanno portato al massacro, a partire dalle prime avvisaglie di malcontento popolare fino all’arrivo del celebre Henry Hunt, la voce di una folla non soddisfatta dei propri diritti. Da un punto di vista scenografico e della ricostruzione dei costumi, il film sorprende per il senso di realismo che riesce a evocare, un realismo che si nota anche nell’utilizzo del linguaggio: preciso è lo studio di accenti locali, espressioni volgari e formule burocratiche.
Visivamente nel suo complesso il film sembra realizzato su modelli offerti dall’arte figurativa; molte scene rievocano le pitture di genere ricche di figure umane in festa oppure in battaglia. La sceneggiatura accentua questa sensazione costruendo scene nelle quali l’azione è breve ed essenziale, inquadrando gruppi diversi di personaggi in un montato di oltre due ore che ha le caratteristiche del cinema contemplativo, ad accezione dell’attesa esplosione del massacro, magistralmente montata da John Gregory. Peterloo ricostruisce con precisione storica e attraverso un’eccellente regia un episodio drammatico e importante della storia moderna del Regno Unito, lanciando più di un ponte per una lettura trasversale della Storia contemporanea; il Mike Leigh grande orchestratore di drammi familiari e di storie che ci hanno raccontato disagi e speranze della media borghesia inglese viene incorporato in un’affresco storico di dimensioni più grandi, dove il dettaglio determina la potenza dell’insieme. In questo lavoro si riconosce lo stile e lo spirito del grande autore, ancora uno dei più vivi nel panorama spesso normativo del cinema inglese contemporaneo.
(Intervista di Alessandro Allori, recensione di Michele Bellantuono)