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Read(y)ng for the plot ? – Venezia 62 tutti i film in concorso; tra vocazione e trasposizione letteraria

Ecco il programma completo della 62. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica; presso questo link è possibile consultare il layout delle quattro sezioni principali, più le due retrospettive di approfondimento; una, immensa e ghiotta, sulla Storia segreta del Cinema Asiatico tra Cina e Giappone; l’altra sempre “segreta” è la seconda parte della retrospettiva dedicata al cinema di genere Italiano tra il 1946 e il 1976, che aveva fatto da contrappunto a Venezia 61.
I film in concorso sono 19; si è chiacchierato parecchio su un possibile upgrade a 20 titoli con l’inclusione dell’ultimo Kitano, ancora nelle fauci della post-produzione, ma conviene soffermarsi su quello che offre la carta.
Tre i film Italiani in concorso; La seconda Notte di Nozze di Pupi Avati; La Bestia nel Cuore di Cristina Comencini, entrambi tratti da Romanzi con titoli e autori omonimi; I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza su Romanzo e soggetto di Elena Ferrante; il pluripremiato Chang Hen Ge di Wang Anyi è la fonte letteraria per l’omonimo film di Stanley Kwan, il terzo ambientato in una Shangai-icona del cinema cinese, prodotto da Jackie Chan e con Sammi Cheng ; ancora suggestioni letterarie per l’ultimo Terry Gilliam, The Brothers Grimm, una metafiaba di cui è possibile gustarsi il trailer presso il sito ufficiale della dimension film/miramax. Aspettativa attesa e ossessione per Simpathy For Lady Vengeance di Park Chan-Wook, ennesimo capitolo sul tema della vendetta che è possibile assaggiare in forma trailer presso questo link; e per Mary, ovvero Juliette Binoche tra Roma, Ney York e Gerusalemme, ossessionata dalla figura di Maria Maddalena nell’ultimo film di Abel Ferrara. Processi narrativi complessi, racconto nel suo farsi, prosa, poema e testo filosofico sono le intenzioni di O Fatalista, ultima produzione della Madragoa Films per il Portoghese João Botelho; dalla penna di Agustina Bessa-Luis all’occhio di Manoel De Oliveira per i 137 minuti di Espelho mágico, traslato in location Veneziana. Coproduzione Franco-Italiana per l’ultimo lungometraggio di Philippe Garrel, Les Amants réguliers, uno dei tre film francesi in concorso insieme a Vers le sud di Laurent Cantet e Gabrielle di Patrice Chéreau. Proof, l’ultimo film di John Madden, trasferisce Gwyneth Paltrow da Broadway allo schermo, adattando l’omonima piece di David Auburn. A conferma della vocazione “letteraria” di questo menu Veneziano, la prima produzione americana per Fernando Meirelles , The Constant Gardener è tratta da un romanzo di John Le Carrè.
Tornano a Venzia il russo Aleksey German jr con Gaspartum, dopo la “rivelazione” di Posledniy Poezd, e il veterano Krzysztof Zanussi con Persona non grata, coproduzione italo-russo-polacca che vede coinvolti Istituto Luce, Tor Film e Trite Film di Nikita Michalkov.
Mentre l’eclettico Ang Lee approda al western con Brokeback Mountain; siamo dale parti del Musical e dei virtuosismi del racconto nell’ultima produzione dei fratelli Coen per il protetto John Turturro, che torna dietro la macchina da presa con Romance And Cigarettes. Seconda volta per George Clooney, regista del biopic Goodnight and Good Luck con David Strathairn e lo stesso Clooney.

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