Lo Zev di Atom Egoyan, interpretato da uno straordinario Christopher Plummer, è un “ebreo errante” che in qualche modo sintetizza tutta l’iconografia disponibile, anche quella negativa approntata dalla Germania Nazista. Ma è forse l’oggetto patologico degli studi affrontati nelle stanze della Salpêtrière che Egoyan ha in mente, quelli di Henry Meige e Charcot, dove la figura mitica viene ridisegnata in un contesto neuropatologico. Egoyan crea quindi un personaggio, che al di là del suo percorso o forse anche in virtù dello stesso, stratifica soggettive contrastanti che dalla leggenda teologica passano a quella che risiede tra disagio mentale e anti-semitismo. Scritto con Benjamin August il film è la storia di Zev Guttman, ebreo che vive in un istituto per anziani e affetto da demenza senile. Quando Max lo coinvolgerà in una vendetta volta a ricercare il responsabile della morte della moglie, Zev si incamminerà alla ricerca dell’ex criminale nazista, in un percorso noir progressivamente cancellato dall’incapacità di conservare ricordi a breve termine. Non semplicemente un noir crepuscolare, ma accordato sui tempi di una memoria fallace, anche dal punto di vista del ritmo, delle omissioni, del valore degli oggetti, dimenticati o sostituiti.
“Questo è un film molto più semplice rispetto ad Ararat – ha dichiarato Atom Egoyan – Le affinità si fermano al fatto che in entrambi i film ho avuto come produttore Robert Lantos”
“Appena ho letto la sceneggiatura scritta da Benjamin August – dice lo stesso Lantos – ho capito che dovevo fare questo film. Ho divorato la sceneggiatura, l’ho letta avidamente. Sono daccordo con Atom, non vedo particolari legami con Ararat , siamo su due livelli diversi. L’importante è aver avuto, di nuovo, la fortuna di lavorare insieme”
“Sono affascinato dalla possibilità di indagare i ricordi – aggiunge Egoyan – il passato dei personaggi. Zev (Christopher Plummer) ha dovuto subire un trauma molto forte, non soffre semplicemente per i suoi ricordi. Penso che in questo film, ci siano anche elementi del thriller. Un thriller “particolare” perchè interpretato da un uomo molto anziano. Volevo dare l’idea di una missione inevitabile che il personaggio, interpretato magistralmente da Plummer, deve compiere. Il mondo che si vede nel film è visto attraverso gli occhi del protagonista. I bambini, in Remeber, sono rappresentati per come li vede Zev. L’innocenza dei bambini è anche l’innocenza di Zev”
Chistopher Plummer, che interpreta Zev ha raccontato la preparazione al personaggio come un compito difficile: “Non è stato facile per me interpretare questo personaggio, è un’interpretazione diversa rispetto ai miei soliti personaggi. Desideravo da tempo interpretare un uomo normale, introverso, semplice. Un personaggio umile ma con uno scopo preciso, con una missione chiara, trovare l’assassinio della sua famiglia. Zev è molto anziano. Sicuramente, sono i segnali della vecchiaia, dell’alzheimer. Chi è affetto da questa patologia mescola i piani del presente e del passato, alle volte crede di parlare realmente con persone che ha conosciuto nel passato”
“Tra non molto – dice Atom Egoyan – film come Remeber, saranno considerati film d’epoca. La sfida di questo film è quella di raccontare una storia dei nostri tempi, pur raccontando il dramma della guerra e del nazismo. Film come questi devono essere visti dai giovani, dai bambini, per mantenere viva la memoria. Sono felice di aver avuto la fortuna di lavorare con attori di grande spessore. Questa storia, come in tutti i miei film è raccontata dal punto di vista del personaggio che la vive. Remember è quindi raccontato attraverso gli occhi di Zev, per questo non sempre gli avvenimenti sono da prendere alla lettera”
“Volevamo raccontare la memoria del ‘900 – dice Lantos – Credo che in Europa anche le giovani generazioni abbiano una memoria storica. Negli Stati Uniti non è così, spesso i giovani ignorano cosa è avvenuto nel ‘900, per questo era importante fare questo film”
“Remember – dice Egoyan – è un film aperto a molte interpretazioni, è una fiaba contemporanea, e permette di dare tante letture diverse. Sono contento di questo aspetto, amo i film che possono aprire una discussione“