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Scialla di Francesco Bruni (Italia, 2011)

Scialla, il film che ha vinto Controcampo Italiano a  Venezia 68 è stato presentato in anteprima al cinema Odeon di Firenze in una serata nata dalla collaborazione fra  Mediateca Regionale Toscana e Rai Cinema in occasione della manifestazione Corri La Vita ideata per contribuire a realizzare progetti no-profit di strutture sanitarie pubbliche di Firenze specializzate nella lotta contro il tumore al seno. Bruno (Fabrizio Bentivoglio) è un professore che non insegna più e uno scrittore che riscrive la vita degli altri non firmando le loro biografie. Vive da solo, passa l’aspirapolvere, mangia al solito bar e sbarca il lunario dando ripetizioni di materie letterarie a studenti del liceo lasciandosi scorrere addosso un’esistenza insignificante perfettamente cosciente di quello che è e di quello che sarebbe potuto diventare. Luca (Filippo Scicchitano) è uno degli allievi che si affidano a Bruno per le ripetizioni, coattello, molto simpatico e sbruffone con poca voglia di studiare ma dotato di acume, sensibilità e di una bizzarra forma di saggezza vive solo con sua madre e dello Scialla (letteralmente lo stare calmi) ha fatto la sua filosofia di vita. Entrambi sciatti, pigri e abituati ad una vita che non rende giustizia alle loro qualità migliori si ritrovano a vivere insieme e, lentamente, a prendersi cura l’uno dell’altro instaurando una comunicazione tra 2 forme di linguaggio opposte: quella del “Nun t’accollà e Scialla fratè” di Luca e il lombardo strascicato, demodè e malinconico di Bruno. Opera prima di Francesco Bruni, già sceneggiatore per Paolo Virzì e per la serie de Il Commissario Montalbano, Scialla porta con sé un’originalità sorprendente rispetto all’espediente narrativo di partenza, sviluppandosi in una commedia semplice, autentica e veramente brillante che centra in pieno l’obbiettivo troppo spesso mancato nell’ esplorare sentimenti complicati in modo leggero e dove la retorica che fa inevitabilmente parte della narrazione non disturba proprio perché scevra da grosse pretese e, appunto, scialla. Francesco Bruni, presente alla proiezione accompagnato dal giovane protagonista Filippo Scicchitano racconta parla della sua prima regia: «Forse non è un caso che abbia realizzato questo film proprio in questo frangente della mia vita. Tra pochi mesi avrò 50 anni e mi sento ad una svolta. Ho scritto questa storia senza avere a fianco un regista con cui discutere, come capita di solito, e mi sono dovuto per forza calare in questo ruolo, il passo successivo è stato quasi automatico. Mi piaceva l’idea di scrivere un film che parlasse anche e soprattutto di paternità, un ruolo ultimamente bistrattato e legato a delle tematiche che riguardano più la cronaca nera che il cinema. Avevo anche l’esigenza di rivendicare la mia natura di intellettuale, cioè di persona che si è impegnata ed ha faticato per costruire la sua cultura, un valore che al giorno d’oggi sembra non contare più niente.» Sulla colonna sonora e sul bizzarro lessico del protagonista Bruni ha spiegato: «Le canzoni sono tutte di Amir, un giovane rapper romano di origine egiziana molto amato da mio figlio, che fa di questa sua contaminazione la sua forza e l’argomento di molto dei suoi testi. Per le melodie ho collaborato con i suoi compositori e arrangiatori che hanno saputo creare le tracce musicali elettroniche che si sentono nel film.» Scialla uscirà nelle sale a novembre distribuito da Bim.

 

 

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