Teodora film ha diffuso a mezzo stampa un comunicato in seguito alle esternazioni recentissime di Lars Von Trier al Festival di Cannes, esternazioni che oltre a coinvolgere la comunità Ebraica in un classico teatrino di (anti) marketing a cui il nostro ci ha ormai abituati da tempo, citano anche la regista di In a Better World. Teodora sottolinea che “la dichiarazione di von Trier, seppur da lui poi presentata come uno scherzo, è assolutamente inaccettabile. Da distributore e coproduttore di Susanne Bier, mi sento offeso e esprimo la mia solidarietà alla regista con l’impegno solenne di non distribuire in Italia mai un film di von Trier”. Il regista Danese ci ha ormai abituati a forme di teatro promozionale di dubbio gusto come questa, nel 1991 si riferiva all’allora presidente della giuria di Cannes, Roman Polansky appellandolo come “Il Nano“, oppure in modo più contenuto, durante la conferenza stampa di Antichrist (recensito da questa parte su Indie-eye) tuonava definendosi “il più grande regista del mondo”. A questo giro è andato oltre giocando pesante con il dispositivo mediatico, l’unico che da sempre ha interesse ad incendiare con un’insincerità che fa il paio con quella del suo cinema e con un gusto della provocazione che, sempre come i suoi film, mima in modo maldestro un’immagine retorica degli anni ’70 (Trier è vecchio, vecchio, vecchio), qui non si può non pensare al Bowie intorno alla trilogia Berlinese, che con abilità diversa e un senso dell’immagine molto più complesso mescolava Die Brücke e provocazioni neonaziste, intrecciando segni, testo, immagine, corpo. Al contrario Von Trier regista e Von Trier marketer sono la stessa cosa, la stessa superficie; le dichiarazioni hanno immediatamente fatto il giro della rete in pochissimi minuti e la direzione del Festival di Cannes, pur non sopprimendo le proiezioni di Melancholia (recensito da questa parte su indie-eye) ha diffuso immediatamente una dichiarazione dove si parla del Festival stesso come di “un forum eccezionale al servizio degli artisti di tutto il mondo perchè possano presentare il loro lavoro e difendere la libertà di espressione. E’ inconcepibile che questa vetrina sia stata usata da Lars Von Trier per esprimere concetti inaccettabili, intollerabili e contrari agli ideali di umanità e generosità che sono la base fondativa del festival. Condanniamo fermamente i commenti e le dichiarazioni di Lars Von Trier dichiarandolo “persona non grata” al Festival di Cannes, con effetto immediato“.