Home news Tutti i film della sezione fuori Concorso di Venezia 62

Tutti i film della sezione fuori Concorso di Venezia 62

C’è un germe sottocutaneo e animato nella proposta fuori concorso di Venezia 62. Non solo per l’evento speciale che omaggerà la carriera di Hayao Miyazaki con due pellicole di prossima pubblicazione DVD in Italia; Nausicaa della valle del vento e Porco rosso, non solo per la presenza del nuovo capitolo Final Fantasy e per The Corpse Bride, l’ennesimo esperimento a passo uno di Tim Burton, ma per l’ultima produzione di Miike Takashi, il geniale e prolifico regista Giapponese che con il remake di Yokai Daisenso, firmato nel 1968 da Yoshiyuki Kuroda, annega in una fantasia horror che attinge a più tradizioni del cinema d’animazione giapponese; è possibile pregustarsi il trailer in versione WMV presso questo link. Il cinema di genere, con tutti i suoi tic(s) sembra quello privilegiato nella sezione Fuori concorso di Venezia 62; Oltre al pluriannunciato Seven Swords di Tsui Hark, apripista dell’intero festival, sorprende il ritorno di Stuart Gordon in veste malata e noir, con il suo Edmond, fuoriuscito dalla penna di David Mamet; c’è da sperare si tratti di una nuova discesa nella “perversione” come il sottovalutato King of the Ants. Si va avanti con la coppia infernale Andrew Lau e Alan Mak, questa volta dietro la macchina da presa per una produzione apolide, tratta dal manga/anime noto come Initial D. Ghost story di location britannica per il nuovo film di Jaume Balaguerò; Fragile, prodotto dalla Filmax, e con Callista -Ally Mcbeal- Flockhart come protagonista. Tessitore di commedie geometriche, Bruno Podalydès è un perfetto sconosciuto per il nostro mercato, ma è assolutamente da tenere d’occhio; a Venezia presenta il suo adattamento de Le Parfum de la Dame en Noir del grande scrittore noir Gaston Leroux, già frequentato da Podalydès con Le Mystère de la chambre jaune. Perhaps love, non è solo il titolo di una song di John Denver, ma è anche il film dello “specialista” Peter Ho-sun Chan, promesso come film di chiusura del festival per la suggestione della forma musicale e la duttilità della pop star Jacky Cheung. Scott Derrickson, già sceneggiatore per il Wendersiano The Land of Plenty, è alla sua quarta prova come regista con The Exorcism of Emily Rose un vero e proprio, parrebbe, anti-esorcista. Kirsten Dunst e Orlando Bloom sono dentro fino al collo nella nuova commedia agrodolce di Cameron Crowe, Elizabethtown; ecco il trailer. Si fa presto a dire che Spielberg è un monopolista, la 2929 Entertainment ha appena concluso una Join Venture di un certo spessore che dovrebbe regalarci una serie di produzioni firmate da Steven Soderbergh; nel frattempo, mentre a venezia ci porta l’ultimo film di Clooney, nella sezione fuori concorso propone Bubble, l’ultima pellicola di Soderbergh appunto, annunciata come un “murder mistery” noir. Un po’ fuori dal genere l’ultimo film di Emanuelle Bercot, misconosciuta regista francese (sempre secondo i termini della nostra distribuzione) apprezzata cannes con clemènt, qui di nuovo nei territori tra passione ed erotismo adolescenziale con Backstage. Si può supporre un bel tam tam per la proiezione di Cinderella Man, visti i peana di dolore che Russell Crowe sta seminando per tutti i talk show americani in seguito al caso Estrada, dirige Ron Howard. Torniamo dalle parti del “genere”, con The Grooming, pubblicizzato come The Fine Art of Love-Mine Haha; in questa magnifica incertezza del titolo, c’è la traccia imponente del capolavoro erotico e gotico di Wedekind, Mine-Haha ovvero dell’educazione fisica delle fanciulle; vedremo se John Irvin sarà portatore della stessa capacità visionaria di Dario Argento.
André Benjamin, uno dei due geniali Outkast prova a darsi da fare nell’ultimo film multirazziale di John Singleton, Four Brothers; trailer in assaggio presso il sito della apple-quicktime, mentre Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo danno prova collettiva in All the invisible children; sette location per sette corti sull’infanzia; evento sul quale saranno costruiti galà ad hoc, come la pre-annunciata serata del 3 settembre, galà per la proiezione del nuovo film di Lasse Hallström, il Casanova Kolossal distribuito da Buena Vista International e girato, in buona parte, in location Veneziane.

Exit mobile version