Un film sul quale sarà necessario tornare a parlare; Kitano Takeshi è uno dei più grandi cineasti viventi, un Total filmaker nell’accezione che era (anche) di Jerry Lewis. In effetti c’è poco da ridere in Kantoku · Banzai!, c’è poco da ridere in questo disfarsi del set, del cinema per come ci autoilludiamo di conoscere, di questa visione cubista(come la chiama Kitano stesso) che attacca qualsiasi tentazione cinefila, prona a cogliere gag come frammenti da citare, ricordare, smembrare, come scialuppe per collocare il nuovo film di Kitano Takeshi nel mausoleo del cinema; le prime reazioni in sala durante le proieizioni Veneziane confermano questo disorientamento; pochi applausi, gelo. Il primo teatro ad autodistruggersi è proprio quello della citazione, più che nella vertigine Tarantiniana, Kantoku · Banzai! fa della mutazione qualcosa di terribile e iconoclasta, ancora Jerry Lewis e la distruzione del set è forse il riferimento più scorretto e apocrifo che mi viene in mente, con una complessità figurativa e visiva che fa della stratificazione un movimento doppio, per accumulo e per annullamento. Un film a pezzi. Kantoku Banzai! online.