Di seguito il resoconto dell’incontro tra Agnès Varda e la stampa in occasione della presentazione a Venezia 65 del suo ultimo Les Plages d’Agnes, per il quale ha ottenuto il premio “Glory to the filmaker award”
Questo film è miracoloso nei momenti intimi dove lei è seduta davanti ai ritratti,
ed è miracoloso per come riesce a trasformare tutto questo in una creazione che va oltre gli spettatori
Tutto dipende dal metodo. Ho cercato di filmare in modo da permettere alle cose di accadere nel modo più spontaneo possibile, altrimenti non avrei potuto realizzare un film che è un paradosso assoluto, ovvero quello di vivere una contraddizione tutta mia che sta tra il mostrarmi e il nascondermi. Mi viene in mente Jane Birkin in una sua frase che piu o meno recita come “quando si mostra tutto non si guarda poi molto”
Perchè ha realizzato questo film proprio adesso, non avrebbe potuto realizzarlo dieci anni fa, oppure tra dieci anni?
Adesso sono più vecchia di 10 anni e non sono cosi sicura di aver la possibilità di realizzarlo tra dieci anni, non credo che sarò forte come De Oliveira. Tutte queste foto le ho considerate come una banca dati, veri e propri spezzoni di film usati quando erano utili per la storia, ma non è autocelebrativo. Vale la pena di raccontarsi agli altri, come diceva montaigne. Io vado verso la vita, questa è la mia scelta e nel film rendo omaggio ad artisti, scrittori e cosi via, insomma a tutti quelli che mi hanno insegnato la leggerezza.
Come è stato essere una cineasta donna negli anni 60 in francia?
Non ho mai avuto difficoltà da questo punto di vista e non ho mai pensato che questo fosse un mestiere per uomini. Ero sola nel movimento della Nouvelle Vague e volevo che le donne imparassero il mestiere del cinema, ero sicura che questo sarebbe successo. Personalmente non ho mai sentito discriminazione perchè non ho accettato che vi fosse.
Il suo film è attraversato da movimenti e idee politiche del passato, cosa ne pensa del presente politico di Francia e Italia?
Per me se c’è un movimento politico importante, è il femminismo. Argomento non troppo di moda, tendiamo a considerare i risultati raggiunti dal femminismo come qualcosa di superato, ma tutto quello che ancora riguarda il problema delle nascite, l’aborto, la contraccezione è un problema legato alla scelta ed è ancora assolutamente attuale. Sono ancora Femminista, la lotta non è ancora finita, anche se non voglio entrare nel dettaglio, nei metodi e nei personaggi che fanno parte della politica. Nonostante questo credo che le idee di sinistra siano ancora applicabili.
sembra che la critica teorica stia morendo, c’è più attenzione al gossip. Come potrebbe delinearsi secondo lei una voce critica libera?
i miei figli stanno benissimo, questo è il gossip più consistente a cui posso riferirmi. Per quanto riguarda la critica credo che ce ne sia una seria che aiuta veramente alla conoscenza della scrittura; ma a proposito di attenzione, siete rimasti a vedere il film prima della fine dei titoli di coda? Ho inserito alcune immagini relative al mio compleanno, se non le avete viste considererò l’ipotesi di metterle all’inizio.