Nel panorama mediale contemporaneo, il concetto di creatività audiovisiva non può più essere vincolato e preteso in esclusiva da formati istituzionalizzati come quelli cinematografici e televisivi. I media che hanno colonizzato, modellato e colorato il nostro immaginario nel secolo scorso sono ormai stati affiancati da quell’instancabile macchina di assimilazione e rielaborazione di stimoli e icone rappresentata da internet e dai suoi instancabili produttori di contenuti, ovvero noi tutti. Se un film di Tarantino o una puntata di Lost continuano ad alimentare le nostre conversazioni e le nostre fantasie, si può ormai dire che trovano il modo di restare impressi sulle nostre retine e nelle nostre sinapsi anche quei video di pochi secondi che girano il mondo a bordo di Youtube, caselle e-mail e Social Network. Spesso si fanno strada proprio parodiando o rielaborando creativamente gli stilemi di quei modelli, altrettanto spesso lo fanno sorprendendoci con trovate e letture del medium del tutto originali, guadagnandosi dati “audience” che molti film e programmi tv invidierebbero. Le forme brevi e brevissime, se prodotte con intelligenza e acume, possono avere la stessa dignità artistica e una capacità di penetrazione e diffusione infinitamente maggiore rispetto a quelle più istituzionali. Quindi perché non dedicare anche ai loro migliori esempi un riconoscimento ufficiale? Da questo interrogativo dev’essere nata l’idea alla base dell’interessante iniziativa di Momabo, un gruppo di giovani operatori culturali di base a Bologna. La città emiliana, infatti, nel mese di Maggio ospiterà l’edizione d’esordio del Viral Video Falstival, primo festival italiano per video virali. Si può partecipare gratuitamente entro il 30 Aprile, inviando uno o più video della durata compresa tra i 30 secondi e i 3 minuti, senza confini di stile, tecniche o linguaggio, ma incentrati sul vastissimo significato di concetti come Aspettativa, Dubbio e Verità, scelti proprio per far riflettere sulle dinamiche di ambiguità tra realtà e finzione sulla quale questo tipo di prodotto normalmente si fonda. Il vincitore assoluto, eletto da una giuria di esperti, si aggiudicherà un sostanzioso premio in denaro, mentre le schegge di genialità più meritevoli verranno assemblate in un cortometraggio antologico che parteciperà all’edizione 2010 di Visioni Italiane, storico concorso per corti promosso dalla Cineteca di Bologna. Un’iniziativa innovativa che punta a promuovere ed incentivare la creatività a basso budget e ad alto contenuto di ingegno.
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