Gli uomini che agiscono violenza contro le loro compagne sono per la maggior parte uomini normali e non corrispondono all’Immagine stereotipata dell’ “uomo mostro” costruita dal sensazionalismo dei media e dall’opinione pubblica. La violenza domestica che pervade la vita di tutti non è una malattia o una devianza da curare medicalmente. Se si vuole andare nella direzione di un cambiamento bisogna affrontare i meccanismi culturali, sociali e individuali che portano una persona ad agire violenza. Elisabetta Lodoli
“Ma l’amore c’entra?” parte da un punto di vista inedito e costruttivo per raccontare il fenomeno della violenza. I protagonisti sono, infatti, tre uomini che hanno scelto di intraprendere un cammino di consapevolezza e di cura al centro LDV (Liberiamoci dalla Violenza) di Modena.
MA L’AMORE C’ENTRA? è quindi testimonianza di un cinema che agisce sulla realtà, suggerendo possibili antidoti e aprendo un’importante riflessione sull’educazione culturale e sentimentale che è il fondamento di una società basata sul rifiuto di tutti gli stereotipi che coltivano una cultura di prevaricazione e di violenza.
La proiezione del film è preceduta da FORBICI di Maria Di Razza, cortometraggio di animazione ispirato a un episodio di femminicidio avvenuto in Campania nel 2012, vincitore nel 2014 di una menzione speciale ai Nastri d’Argento e presentato in oltre 70 festival in tutto il mondo.