Non è certamente un caso che un regista come Miike abbia deciso di reinventare un “classico negletto” come 13 Assassins di Eiichi Kudo, parte di una trilogia in bianco e nero girata da Kudo nei primi ’60 per la Toei e stigmatizzato dalla stampa interna dell’epoca come un tiepido remake dei Sette Samurai di Kurosawa. La forza politica dei film di Kudo, al contrario, è tutt’altro che sbiadita e 13 Assassins nella sua veste lurida al confine con l’estetica B Movie, risulta tutt’oggi come un film molto più scuro e pessimista del suo supposto modello. La sceneggiatura del nuovo 13 assassins è basata sulla storia originale scritta da Kaneo Ikegami per il film di Kudo ed è adattata dallo stesso Miike insieme a Daisuke Tengan, figlio di Imamura Shoei, sceneggiatore per i film del padre da The Eel in poi, fino all’episodio compreso in September 11, e regista di alcuni film non troppo conosciuti, tra cui il sorprendente e “magicamente scabroso” The Most Beautiful Night in the world; Daisuke Tengan aveva già lavorato con Miike per Audition e per Imprint, l’episodio di Masters of Horror diretto dal regista giapponese. La versione di Miike nasce in un contesto produttivo ovviamente diverso dal film di Kudo, e di un certo peso anche per le abitudini produttive di Miike Stesso; 13 Assassins è prodotto da Toshiaki Nakazawa (produttore di Departures, vincitore del premio Oscar 2009 come miglior film straniero) – Sedic International (Japan) da Jeremy Thomas (L’Ultimo Imperatore, Furyo di Nagisa Oshima, Brother di Takeshi Kitano) – RPC Recorded Picture Company (UK), Takashi Hirajo – TV Asahi Corporation;. Il film è interpretato dal grande Kôji Yakusho, già protagonista di The Eel (Imamura) attore feticcio di Kurosawa Kiyoshi e di alcuni tra i più importanti film giapponesi degli ultimi vent’anni. Questa la sinossi diffusa: Il nobile samurai Shinzaemon Shimada riceve segretamente l’incarico di assassinare il crudele signore feudale Naritsugo in seguito alla sua violenta ascesa al potere. Insieme con un gruppo di abilissimi samurai, Shinzaemon progetta un’imboscata per catturare il feudatario al suo ritorno dalla capitale Edo. Naritsugo è protetto da un letale esercito capeggiato dallo spietato Hanbei, acerrimo nemico di Shinzaemon e gli impavidi samurai sanno che stanno per avventurarsi in una missione suicida. Shinzaemon e i suoi uomini trasformano un piccolo villaggio di montagna in una trappola mortale per Naritsugo, ma quando questi infine arriva, la sua superiorità numerica è palese. E’ giunta l’ora per i tredici intrepidi assassini di affrontare la morte dando inizio ad una battaglia di proporzioni monumentali