Presentato in Concorso a Berlino 62 Dictado l’horror psicologico firmato dallo spagnolo Antonio Chavarrias su una giovane coppia che adotta una bambina orfana; hanno presenziato alla conferenza stampa oltre al regista, gli interpreti Barbara Lennie (Laura), Juan Diego Botto (Daniel) e la piccola Mágica Peréz che interpreta il ruolo di Julia . Il regista ha esordito rispondendo ad una domanda sulla natura del film : «Ho voluto raccontare una favola sul mondo dell’infanzia che avesse degli elementi horror, ma anche un film sull’amore, la gelosia e le dinamiche di una coppia. Su rapporti familiari complicati che si intrecciano tra passato e presente. È una storia che sicuramente contiene una buona dose di violenza, e le molteplici letture metaforiche che questo comporta non mi interessano molto, quello che mi premeva era soprattutto raccontare le esperienze dei personaggi e la loro evoluzione nel corso del racconto. Mi sono rapportato al lavoro con Mágica, che aveva solo 7 anni al momento delle riprese, cercando di farle vivere questo, che è un film dalla trama complessa con dei risvolti oscuri, come un gioco e come qualcosa di divertente e lei da subito si è dimostrata molto sveglia e capace. Quello che maggiormente mi ha sorpreso è stata la sua abilità ad entrare ed uscire dal personaggio, davvero stupefacente. Aveva dei personali meccanismi di concentrazione molto interessanti da osservare per le scene più complicate.
È una storia che parla di ciò che da bambini pensiamo che diventeremo da adulti, e dell’innocenza. Tutti i personaggi sono fondamentalmente ben intenzionati e se commettono delle azioni brutte lo fanno perché guidati dalle circostanze e dalla paura. La paura provoca reazione e questa reazione può anche portare alla violenza verso gli altri o verso se stessi. In questo film ci sono tanti tipi di violenza.»
A proposito della musica composta da Zacarias M. De La Riva (L’uomo senza sonno, L’ultimo inquisitore, Imago Mortis):
Trovo che la funzione narrativa della musica sia davvero molto importante. Ho lavorato con i compositori perché le musiche riflettessero lo stato emozionale dei personaggi, un po’ come nei film hollywoodiani classici, specialmente quelli di Hitchcock.
Un altro richiamo a quel tipo di cinema sono sicuramente le scene degli incubi notturni che portano lentamente alla luce ciò che sta accadendo nell’animo dei personaggi, e in particolar modo nell’animo di Daniel perché nei suoi sogni perde l’abituale controllo. Il messaggio che ho voluto che la mia storia portasse è che il passato, quando non è risolto, ritorna»
Juan Diego Botto (Daniel)
«Il mio personaggio fa i conti con un trauma irrisolto, come tutti i traumi per loro natura del resto. Lui lotta con tutte le sue forze per combattere i fantasmi del suo passato, ma ci sono degli episodi che lui non ha superato che tornano in una forma mostruosa.
Come tutti i personaggi della storia non è completamente cattivo, e nemmeno completamente buono, ma è un aspetto questo che riguarda anche tutti noi nelle realtà, non solo nel cinema»
Barbara Lennie (Laura)
«Concordo con quello che dice Juan Diego. Laura, il personaggio che interpreto, ha perso un bambino da poco e adottando Julia cerca così di colmare la sua perdita, creando una sorta di rimpiazzo.»
Mágica Peréz (Julia)
«Io mi sono molto divertita anche se l’inizio è stato difficile perché non sapevo cosa aspettarmi. Alla fine delle riprese ero così triste che ho pianto. L’aiuto maggiore l’ho avuto dal mio regista Antonio e dalla mia dialogue coach Laura che mi ha seguita passo dopo passo spiegandomi cosa dovevo fare»