Ad un giorno dall’annuncio sul programma ufficiale della Berlinale 61 ecco il programma completo della sezione Panorama; saranno presenti Il cineasta Israeliano Michal Aviad che si interroga sulle ferite dell’interminabile conflitto tra Israele e Palestina nel suo Lo Roim Alaich (Invisible), Céline Sciamma porta a Berlino il suo ultimo Tomboy racconto di formazione di un ragazzo che cresce nel corpo di una ragazza; il debutto della regista tedesca Sabine Bernardi con Romeos; Dernier étage gauche gauche (Top Floor Left Wing) di Angelo Cianci, una presenza quasi costante nella sezione Panorama come quella del greco Constantine Giannaris con il suo Man At Sea; Icíar Bollaín con También la lluvia (Even the Rain); Amador è il film su un clandestino del sud america diretto dal regista spagnolo Fernando León De Aranoa, presente nella sezione panorama nel 1997 e che aveva contribuito al progetto Invisibles prodotto da Javier Bardem nel 2007; Vampire è la produzione americana del grande regista giapponese Iwai Shunji che proprio nel 2002 a Berlino aveva portato uno dei suoi capolavori, All About Lily Chou Chou; l’opera prima dell’argentino Gustavo Taretto, Medianeras si concentra sulla dipendenza da Internet e il tentativo di un ragazzo di tornare alla sua vita “reale” lasciandosi alle spalle quella virtuale; altro debutto quello di Jan Gassmann con OFFBEAT, su una comunità di rapper svizzeri, Ridley e Tony Scott come produttori di Life In A Day, film sul linguaggio dei nuovi social media diretto da Kevin MacDonald; progetto noto ai frequentatori della rete, veicolato inizialmente su youtube, seleziona migliaia di contributi digitali inviati dagli utenti della comunità digitale, il cineasta Inglese rivela un caleidoscopio di mondi parallei mai visti sino ad ora, sempre relativamente alle nuove tecnologie, The Mortician del regista Britannico Gareth Maxwell Roberts, tra 3D e un nuovo approccio al mezzo in termini di illuminazione, design, visione del set e soprattutto, montaggio. Tre film dall’India nella sezione Panorama 2011, Vishal Bhardwaj, 7 Khoon Maaf (7 Sins Forgiven) e il debutto di Q con il suo Gandu (Asshole). Il cineasta inglese Phil Cox guarda anch’esso all’India con il suo film sulla città di Calcutta intitolato The Bengali Detective, film che racconta il lato oscuro della metropoli con una manciata di Detective Privati che si sostituiscono alla giustizia, perchè non è più possibile fidarsi della Polizia locale.
Ecco tutti i titoli dettagliati della sezione Panorama della Berlinale 2011
7 Khoon Maaf (7 Sins Forgiven) di Vishal Bhardwaj, prima mondiale, Panorama Special
Amador di Fernando León De Aranoa; Panorama Special
Byakuyakou (Into the White Night) di Yoshihiro Fukagawa, Panorama, selezione ufficiale
Dernier étage gauche gauche (Top Floor Left Wing) di Angelo Cianci; Panorama selezione ufficiale
Gandu (Asshole) di Kaushik Mukherjee (Q), Panorama, Selezione Ufficiale
Here di Braden King, Panorama Selezione Ufficiale
Life In A Day di Kevin MacDonald, Panorama Special
Lo Roim Alaich (Invisible) di Michal Aviad, Panorama selezione ufficiale
Medianeras di Gustavo Taretto, Panorama Special
OFFBEAT di Jan Gassmann, selezione ufficiale
Qualunquemente di Giulio Manfredonia, Selezione Ufficiale
Romeos di Sabine Bernardi, Selezione Ufficiale
Sala samobójców (Suicide Room) di Jan Komasa, Panorama Special
También la lluvia (Even The Rain) di Icíar Bollaín, Selezione Ufficiale
The Mortician di Gareth Maxwell Roberts, Selezione Ufficiale
Tomboy di Céline Sciamma, Selezione Ufficiale
Spring di Hong Khaou