La pellicola si basa su una storia realmente accaduta nella Bosnia Herzegovina, vissuta da una famiglia della minoranza Rom dove Senada, moglie di Nazif, un recuperatore di metalli, deve ricorrere ad un urgente intervento chirurgico per evitare la setticemia. Non potendo pagare un’assicurazione medica, il costo chiesto dall’ospedale è troppo per Nazif. Tanović ha coinvolto nella realizzazione del film gli Senada Alimanović e Nazif Mujić, chiamati qui ad interpretare loro stessi.
Il regista bosniaco sulla nascita del progetto: Un anno fa ho letto un articolo sul giornale, ho chiesto ad Amra (Amra Bakšić Camo produttrice del film) se raccontasse un fatto reale. Ho pensato fosse incredibile che nel mio paese fosse successa una cosa del genere, così sono andato a conoscere la famiglia dell’articolo. All’inizio non sapevo come sarebbe stato il film, in seguito mi sono reso conto che l’unico modo per realizzarlo era far interpretare loro stessi a Senada e Nazif. Chi era coinvolto al progetto ha lavorato per pochi soldi. La famiglia ha recitato quello che era successo veramente, non ci sono attori, gli abitanti del paese sono i veri abitanti, non c’è sceneggiatura. Non so se definire questo lavoro un film o un documentario, qualche critico lo farà per me.
Avevamo tre macchine da presa – ha continuato il regista – quando si gira un film di finzione si deve ricreare la scena, noi abbiamo solamente messo la macchina su un bus e girato. Mi sono accostato al film più come un essere umano che come un regista. Il mio paese è in crisi, non c’è strategia su dove dovrebbe andare. Sono stato fortunato con Senada e Nazif, all’inizio non erano sicuri di voler girare, ma poi hanno accettato.
Ѐ stato chiesto a Senada Alimanović e Nazif Mujić come si sono sentiti nel dover rivivere un fatto così orribile: Ѐ stato doloroso e non voglio che accada a nessun altro. Sono felice che Danis abbia fatto questo film, così la gente può sapere. Questa è una storia vera, ho dovuto fare molte cose per salvare mia figlia, la storia dell’articolo era solo l’inizio – ha aggiunto Mujić – Children of the Earth è la società che ha pubblicato la storia, c’erano 16 organizzazioni ma nessuno si è voluto prendere la responsabilità per mia moglie. Io ora ho un’ organizzazione che dà la possibilità ai bambini di andare a scuola.
Mujić ha poi parlato della sua vita durante la guerra: Io ero in Bosnia Herzigova al fronte, ho perso un fratello. Ma era meglio perché anche se rischiavo sapevo per cosa combattevo, ma dopo la guerra non so quale sia il mio scopo. Vivo ogni giorno per provvedere ai mie figli, ma è tutto quello che abbiamo.
Qualcosa nella sua vita, grazie al film è comunque cambiata: Sei mesi fa sono dovuto andare all’ospedale, continuo a non possedere un’assicurazione, ma mi hanno accettato. Certamente le persone sapevano del film.
Il produttore Cedomir Kolar sul suo ruolo nel progetto: Ho prodotto tutti i film fatti da Danis fino ad ora. Credevo di non riuscire a produrre questa pellicola, ma ora che il film ha vita propria, sono contento di far parte del progetto..
Ha concluso Tanović: Non ho pianificato questo film, mi è semplicemente capitato. È stato importante mostrare chi sono queste persone. Un amico mi ha detto: Non guarderò mai più i rumeni nello stesso modo. Era questo lo scopo che volevo raggiungere.