Krugovi (Circles) del serbo Srdan Golubović, è una coproduzione Serbia/Germania che racconta della guerra in Bosnia nel 1993; un soldato serbo protegge un civile mussulmano attaccato da tre soldati, pagando questo gesto con la vita. Dopo quindici anni, le conseguenze di questo atto di eroismo causeranno ancora ripercussioni. Il palestinese Lamma shoftak (When I Saw You) è il secondo film di Annemarie Jacir candidato per la palestina agli oscar per il miglior film straniero. Il film è ambientato in Giordania nel 1967 e racconta la storia di un ragazzo, Tarek, che scappa da casa in cerca di libertà. Prima mondiale per Matar extraños (Killing Strangers) di Jacob Secher Schulsinger, Nicolás Pereda, coproduzione Messico / Danimarca che attraverso una serie di ricostruzioni, improvvisazioni e provini racconta la storia di tre giovani uomini che cercano invano di partecipare alla rivoluzione messicana del 1910, perdendosi nel deserto del Messico. In questo luogo vivranno tra mito e realtà, riconfigurando la storia del loro paese con la fantasia. Film visionario, giocoso, un meta-western ludico che, secondo la dichiarazione dei suoi autori, cerca di raccontare come la creazione dei miti nazionali passi attraverso un processo che coinvolge l’immaginazione dei propri cittadini. Pierre sta scontando una pena di 14 anni in carcere, la madre che sta per compiere ottantanni gli fa visita ogni settimana. La moglie, Suzanne, si è spostata in un’altra città dal momento della sua incarcerazione. Destini intrecciati dal crimine, dalla colpa e dalla solitudine in un film sul caso diretto dal canadese François Delisle e intitolato Le météore. In prima mondiale il cinese Mo sheng (Forgetting to Know You) diretto da Quan Ling. Il film del documentarista indiano Sourav Sarangi intitolato …Moddhikhane Char (Char… The No Man’s Island) porta avanti il progetto del regista nell’esplorazione della sua terra, Char è un’isola “fragile” in stato di erosione, Rubel, un ragazzo di 14 anni che cerca di sopravvivere insieme alla famiglia in una terra difficile. In prima mondiale il nuovo film dell’argentino Santiago Loza intitolato La Paz a due anni di distanza da Los Labios. Prima mondiale anche per Powerless degli indiani Fahad Mustafa e Deepti Kakka, dove un elettricista di ventotto anni che vive a Kanpur è rinomato per le sue capacità di “rubare” elettricità; una sorta di robin-hood che ruba energia ai ricchi per fornire cablaggi gratuiti alla gente povera, costruendo collegamenti illegali tra casa e casa. Il film si concentra sulla crisi della città più inquinata dell’India tra decadenza urbana, disperazione, e bisogni primari. Anche l’austriaco Gustav Deutsch porta in prima mondiale Shirley – Visions of Reality, esperimento visuale che utilizza tredici pitture di Edward Hopper animate cinematicamente allo scopo di raccontare la storia di una donna costretta a vivere in una realtà che non accetta. Altro esperimento visuale quello di James Benning nel suo terzo video costituito da riprese statiche dello stesso paesaggio (i primi erano Two Cabins e Nightfall) e intitolato Stemple Pass, prima mondiale alla Berlinale. Sempre dalle parti della sperimentazione il documentario concettuale di origine portoghese intitolato Terra de ninguém (No Man’s Land) e diretto da Salomé Lamas, sorta di indagine sui limiti stessi del documentario, diviso in una serie di capitoli o di interludi dove l’autore legge le note di regia e il mercenario Paulo de Figueiredo si racconta di fronte alla camera. Il suo racconto è quello della partecipazione ad un commando nella guerra coloniale d’Africa che coinvolse il Portogallo tra il 60 e i 70 fino alla sua esperienza nel terrorismo spagnolo a cavallo del decennio successivo. Taiwan è presente nella sezione Forum con il nuovo film di Hsu Chao-jen intitolato Tian mi mi (Together), mentre la russia con Za Marksa… (For Marx…) nuovo film di Svetlana Baskova, autrice che con forti riferimenti a Eisenstein, Godard e a un cinema di natura fortemente intertestuale cerca di trovare i presupposti culturali per la formazione di una nuova sinistra intellettuale nella russia contemporanea. L’argentino Matías Piñeiro con Viola porta avanti il suo amore per Shakespeare con un adattamento da “La dodicesima notte o Quel che volete”. Ultimo film in prima mondiale della sezione Forum è Vaters Garten – Die Liebe meiner Eltern (Father’s Garden – The Love of My Parents) dello svizzero Peter Liechti che segue lo stesso regista nell’incontro con i suoi anziani genitori dopo anni di separazione; sorta di tentativo personale di revisione del passato.