Un terzo del programma della sezione Panorama, forse una delle più innovative della Berlinale, è già stato approntato; il direttore della sezione, Wieland Speck parla di una serie di titoli interessanti provenienti non solo dall’Europa ma dall’asia, con particolare attenzione alla Corea; presenti anche ben quattro debutti dall’America Latina e una serie di titoli americani che aggregano nomi di rilievo (tra attori e registi) come quelli di Joseph Gordon-Levitt, Julianne Moore, Rob Epstein, Jeffrey Friedman, Amanda Seyfried, Juno Temple, Noah Baumbach. La sezione Panorama Dokumente, dedicata al cinema documentario, include una serie di argomenti caldi tra cui la questione Palestinese (State 194) e un ritratto dedicato ad una delle figure chiave del cinema Tedesco, Roland Klick. Previsto anche un nuovo premio, l'”Heiner Carow Prize”, concepito per promuovere il cinema tedesco (documentario, saggio, finzione). Il vincitore riceverà 5.000 euro e il premio andrà a quel film che sarà capace di mettere insieme estetica di alto livello e temi di notevole forza politica e sociale. L’ormai notissimo Teddy Award (la cui formula è scopiazzata in quasi tutti i festival Queer Italici e non) avrà una serata di inaugurazione alla Stazione di Berlino, esattamente come nel 2010, seguito da un late night show e da un party dove è previsto anche un concerto di Rufus Wainwright, protagonista di un documentario presente nella sezione Panorama Dokumente diretto da Lian Lunson e intitolato Sing Me the songs that say i love you – a concert for Kate McGarrigle.
Ecco una carrellata dettagliatissima dei primi quindici film selezionati presenti nella sezione Panorama della Berlinale 2013 con alcune note sui film che si sembrano più rilevanti, tenendo conto che il programma definitivo sarà annunciato a Gennaio e che consterà nella sua interezza (Sezione principale, Panorama Special e Panorma Dokumente) di circa 50 titoli in tutto.
Il coreano Baek Ya (White Night) è il nuovo film di Hee-il LeeSong presentato in premiere Europea alla Berlinale 2013; Won-gyu, un assistente di volo, ritorna a Seoul due anni dopo essersi lasciato la città alle spalle insieme ad una serie di ricordi dolorosi. Inconterà Tae-jun via Web e fisserà un incontro proprio nel luogo delle sue peggiori memorie. Hee-il LeeSong, uno dei registi coreani Gay più noti, si ispira ad un caso di cronaca legato ad un immotivato assalto omofobico in un contesto urbano. Premiere internazionale per il secondo film Coreano in questa prima selezione Panorama, Dduit-dam-hwa: Gam-dok-i-mi-cheot-eo-yo (Behind the Camera) di E J-Yong che dopo il Mockumentary realizzato nel 2009, Actresses (recensito da questa parte su indie-eye) torna con un film che potrebbe essere tranquillamente considerato come un vero e proprio “follow-up”; al posto di una serie di attrici coreane che interpretano se stesse e si raccontano nelle pause di un servizio per Vogue, E J-Yong mette inscena se stesso e il processo di realizzazione di un nuovo cortometraggio che vuole dirigere via Skype. È invece un debutto quello del Coreano Don-ku Lee con Kashi-ggot (Fatal) in anteprima europea, storia di un uomo di 28 anni che deve affrontare il suo passato quando dieci anni prima, durante gli anni del liceo, veniva costretto a partecipare ad uno stupro collettivo. Prima mondiale invece Chemi Sabnis Naketsi (A Fold in My Blanket) debutto nel lungometraggio del Georgiano Zaza Rusadze, “una storia d’amore che in qualche modo affronta il tema dell’omosessualità” dice Rusadze. Il film racconta di un giovane uomo che lavora in un tribunale dove interrompe la monotonia di tutti i giorni fantasticando di un mondo parallelo dove affronta avventure di ogni tipo; tra queste fantasticherie se ne progetterà una dove inventerà un alibi per un amico accusato di omicidio, con conseguenze pericolose per la sua stessa vita. Girato in 35mm, sembra un film sulla carta molto visionario che include tra i realizzatori, Wouter Zoon, il production designer di Le Havre di Aki Kaurismaki. L’argentina Barbara Sarasola-Day con Deshora in anteprima mondiale è al suo primo lungometraggio dopo una serie di corti, tra cui “El Canal” che ha partecipato a moltissimi festival internazionali; il film in concorso nella sezione Panorama racconta la storia di una coppia sposata (Ernesto ed Helena) che vive vicino ad una piantagione di tabacco nelle montagne argentine; all’arrivo del cugino di Helena, Joaquin, appena uscito da un centro di riabilitazione, la donna pensa di essere il centro di un triangolo amoroso che sta per esplodere, in realtà in uno scenario tra combattimenti di galli e caccia, si sviluppa un’attrazione tra i due uomini. Habi, la extranjera (Habi, the Foreigner) – è il film di debutto dell’argentina Maria Florencia Alvarez presentato alla Berlinale in prima mondiale e prodotto da Lita Stantic (che sta nuovamente lavorando con Lucrecia Martel). Il film, co prodotto insieme a Walter Salles è la storia di una ragazza di provincia che in visita a Buenos Aires acquisisce l’identità falsa di una straniera. La piscina, del giovane filmaker Cubano Carlos Machado Quintela è la storia di un insegnante di nuoto e dei suoi studenti, alcuni dei quali colpiti da disagi fisici e mentali; il film, realizzato nel 2009 e montato solo recentemente mostra un punto di vista diretto e spontaneo grazie ad attori non professionisti e una relazione costante con il luogo; il film è presente nella sezione Panorama come premiere internazionale. Le Uruguayane Ana Guevara Pose e Leticia Jorge Romero presentano in prima mondiale il loro debutto intitolato Tanta Agua, le due registe entrambe laureate in Media Studies presso l’università cattolica dell’Uruguay hanno cominciato a lavorare allo script originale del film nel 2004, realizzando in questi anni una serie di cortometraggi premiati in molti festival internazionali. Tanta Agua è prodotto dalla Control Z Films. Premiere internazionale per l’attesissimo debutto di Joseph Gordon-Levitt con il suo primo lungometraggio intitolato Don Jon’s Addiction , co interpretato insieme a Scarlett Johansson e inizialmente previsto (lo si è letto un po’ ovunque) in anteprima al prossimo Sundance (dal 17 febbraio 2013). Gordon-Levitt è un impenitente donnaiolo che deciderà di lasciarsi alle spalle le sue attitudini dopo aver incontrato una donna più vecchia di lui. Tra gli Interpreti Julianne Moore, Tony Danza, Glenne Headly, Rob Brown. Produce Ram Bergman per la Ram Bergman Productions. Scritto insieme a Greta Gerwig (che ne è anche interprete) il nuovo film di Noah Baumbach in prima europea nella sezione Panorama della Berlinale e intitolato Frances Ha, commedia in bianco e nero che segue le vicende di un’aspirante ballerina Newyorchese, interpretata dalla Gerwig. Tra gli interpreti Mickey Sumner, Adam Driver and Michael Zegen. La produzione è di Baumbach, Lila Yacoub, Scott Rudin e Rodrigo Teixeira. Lovelace è il nuovo film di Rob Epstein diretto insieme a Jeffrey Friedman e dedicato a Linda Lovelace, attrice del porno classico raccontata negli anni più duri della sua relazione con il marito-padrone. Amanda Seyfried è Linda, mentre Peter Sarsgaard è Chuck Traynor, tra gli interpreti anche James Franco nella parte di Hugh Hefner, il film è una premiere internazionale. Premiere internazionale per il nuovo film della Quebechiana Anaïs Barbeau-Lavalette, già presentato a Toronto 2012; la Barbeau-Lavalette oltre ad una serie di documentari ha realizzato nel 2007 il suo primo lungometraggio di finzione, intitolato The Ring. Inch´Allah è il suo secondo lungometraggio di finzione e arriva due anni dopo il suo bel documentario intitolato Se souvenir des cendres – Regards sur Incendies e ispirato a “Incendies” di Wajdi Mouawad , lo stesso testo dell’omonimo film di Denis Villeneuve (La donna che canta, nell’edizione italiana) di cui parliamo qui su indie-eye.it. Inch’Allah, è la storia di Chloé (Evelyne Brochu) dottoressa ventenne dal Quebec, che lavora in una clinica dove sono ricoverate donne in Palestina. Coinvolta nel conflitto della sponda occidentale si avvicina alle persone di entrambe le parti. Nuovo film per il tedesco Lars Kraume, conosciuto in italia solo per un suo film del 2001 (solo per il successo, ovvero Viktor Vogel) che alla Berlinale, nella sezione Panorama porta in prima mondiale Meine Schwestern (My Sisters) storia di alcuni giorni nella vita di tre sorelle. Il centro è Linda che soffre di cuore dalla sua nascita ed è sempre soggetta ad operazioni, che ne fanno una donna forte in un corpo fragile. La vita delle sorelle muta a contatto con quella di Linda, ma il film è raccontato con un approccio luminoso e pieno di humour. Primo lungometraggio di finzione per l’israeliano Yariv Horowitz intitolato Rock the Casbah e ambientato nel 1989 al tempo della prima Intifada; il film segue la storia di Tomer, ragazzo diciottenne stanziato a Gaza e inviato a vendicare la morte dei suoi compagni; durante la missione si aprirà ad una nuova consapevolezza della situazione politica ed esistenziale della zona, il film è una premiere internazionale. Premiere internazionale per il Belga Felix van Groeningen che porta a Berlino il suo nuovo film intitolato The Broken Circle Breakdown e basato sull’omonimo lavoro teatrale di Johan Heldenbergh e Mieke Dobbels. Quarto film per Van Groeningen dopo Steve+Sky (2004), With Friends Like These (2007) e The Misfortunates (2009) che era stato selezionato a Cannes per la Quinzaine des Réalisateurs. il film è la love story tra Elise e Didier, la prima ha un negozio di tatuaggi e suona il banjo in una band. Amore a prima vista al di là delle differenze; lui parla sempre, lei ascolta. Lui è un ateo ma ha ua propensione per il romanticismo, mentre lei, con una croce tatuata sul collo, ha i piedi ben piantati per terra. Una vita felice fino alla nascita di Maybelle, affetta a sei anni da una brutta malattia. La risposta di Didier ed Elise sarà molto diversa, ma la bimba non lascia loro alcuna scelta se non quella di combattere per lei , uniti contro la malattia.
Tra i sette documentari già rivelati all’interno della sezione Panorama Dokumente, segnaliamo quello diretto da Sandra Prechtel e dedicato a Roland Klick, figura chiave del cinema tedesco, autore del seminale Deadlock, bizzarro western post moderno del 1970 e del notevole White Star (1983) interpretato da Dennis Hopper; il titolo del documentario è Roland Klick – The Heart Is a Hungry Hunter. Il nuovo lavoro del noto documentarista americano Su Friedrich intitolato Gut Renovation sulla distruzione di Williamsburg, Brooklyn. Dopo averci vissuto per ventanni, il cineasta americano è stato uno di quelli forzati ad abbandonare la città dopo un piano di riqualificazione che ha consentito la costruzione di condomini lussuosi dove prima vivevano famiglie intere di lavoratori e di artisti. Infine segnaliamo forse uno dei documentari più attesi, definito da Werner herzog come il più spaventoso e surreale che abbia mai visto; The act of Killing la nuova co-produzione del notevole Joshua Oppenheimer, con la produzione esecutiva dello stesso Werner Herzog e di Erroll Morris, incentrato sulla storia di Anwar Congo leader della squadra della morte che agiva indisturbata nell’indonesia del 1965 dopo la caduta di Sukarno; Anwar e i suoi amici che collaborarono alla costruzione della squadra paramilitare furono responsabili di un colossale genocidio di più di un milione di persone sospettate di alleanza comunista. Oppenheimer ricostruisce attraverso una serie di interviste e di elementi di pura finzione quello che erano le influenze di questi gangsters, che a più riprese raccontano come fossero influenzati dal cinema per le loro azioni e il loro modo di apparire.
Panorama 2013
Baek Ya (White Night) – Corea
di Hee-il LeeSong
con Tae-hee Won, Yi-kyung Yi
Premiere Europea
Chemi Sabnis Naketsi (A Fold in My Blanket) – Georgia
di Zaza Rusadze
con Tornike Bziava, Tornike Gogrichiani, Zura Kipshidze, Avtandil Makharadze, Giorgi Nakashidze
Premiere mondiale
Dduit-dam-hwa: Gam-dok-i-mi-cheot-eo-yo (Behind the Camera) – Republic of Korea
di E J-Yong
con Yuh-jung Youn, Hee-soon Park, Hye-jung Gang, Jung-se Oh, Min-hee Kim
premiere internazionale
Deshora (Belated) – Argentina/Columbia/Norway
di Barbara Sarasola-Day
con Luis Ziembrowski, Alejandro Buitrago, Maria Ucedo
premiere mondiale
Don Jon’s Addiction – USA
di Joseph Gordon-Levitt
con Joseph Gordon-Levitt, Scarlett Johansson, Julianne Moore
premiere internazionale
Frances Ha – USA
di Noah Baumbach
com Greta Gerwig, Mickey Sumner, Charlotte D’Ambiose, Adam Driver
premiere europea
Habi, la extranjera (Habi, the Foreigner) – Argentina/Brazil
di Maria Florencia Alvarez
con Martina Juncadella, Martin Slipak, Maria Luisa Mendonça, Lucia Alfonsin
premiere mondiale
Inch´Allah – Canada
di Anaïs Barbeau-Lavalette
con Evelyne Brochu, Sabrina Ouazani, Yousef Sweid, Sivan Levy, Carlo Brandt
premiere internazionale
Kashi-ggot (Fatal) – Republic of Korea
By Don-ku Lee
With Yeon-woo Nam, Jo-a Yang, Jeong-ho Hong, Ki-doong Kang
premiere europea
La Piscina (The Swimming Pool) – Cuba/Venezuela
di Carlos Machado Quintela
con Raul Capote, Monica Molinet, Felipe Garcia, Carlos Javier Martinez, Marcos Costa
premiere internazionale
Lovelace – USA
Di Rob Epstein, Jeffrey Friedman
Con Amanda Seyfried, Peter Sarsgaard, Sharon Stone, Robert Patrick, Juno Temple
premiere internazionale
Meine Schwestern (My Sisters) – Germany
di Lars Kraume
con Jördis Triebel, Nina Kunzendorf, Lisa Hagmeister, Beatrice Dalle, Angela Winkler
premiere mondiale
Rock the Casbah – Israel
di Yariv Horowitz
con Yon Tumarkin, Roy Nik, Yotam Ishay, Rave Iftach, Khawla Alhaj Debsi
premiere internazionale
Tanta Agua (So Much Water) – Uruguay/Mexico/Netherlands/ Germany
di Ana Guevara Pose, Leticia Jorge Romero
con Malú Chouza, Néstor Guzzini, Joaquín Castiglioni
premiere mondiale
The Broken Circle Breakdown – Belgium
di Felix van Groeningen
con Johan Heldenbergh, Veerle Baetens, Nell Cattrysse
premiere internazionale
Panorama Dokumente (7)
Alam laysa lana (A World Not Ours) – Great Britain/Lebanon/Denmark
di Mahdi Fleifel
premiere europea
Gut Renovation – USA
di Su Friedrich
premiere internazionale
Naked Opera – Luxemburg/Germany
di Angela Christlieb
premiere mondiale
Roland Klick – The Heart Is a Hungry Hunter – Germany
di Sandra Prechtel
With Roland Klick, Otto Sander, Eva Mattes, David Hess, Hark Bohm
premiere mondiale
Sing Me the Songs That Say I Love You – A Concert for Kate McGarrigle – USA
di Lian Lunson
With Rufus Wainwright, Martha Wainwright, Emmylou Harris, Norah Jones, Anna McGarrigle
premiere europea
State 194 – USA/Israel
di Dan Setton
With Yoram Millo, Daniel J. Chalfen, Ariel Setton, Margaret Yen
premiere europea
The Act of Killing – Denmark/Norway/Great Britain
di Joshua Oppenheimer
With Janus Billekov Jansen, Carlos Mariano Arango de Montis, Mariko Montpetit, Henrik Gugge Garnov, Charlotte Munch Bengtsen
premiere europea