Ѐ stato presentato in concorso al Festival di Berlino Prince Avalanche di David Gordon Green.
Remake dell’omonimo film islandese, la pellicola narra la vicenda di Alvin (Paul Rudd) e Lance (Emile Hirsch), due operai della manutenzione autostradale, che decidono di trascorrere l’estate del 1988, lontano dalla città, a contatto con la natura.
Gordon Green riguardo alla regia e al rapporto con il direttore della fotografia: Ho lavorato con Tim Orr. Volevo che la telecamera fosse come curiosa, che vagasse tra i personaggi. Volevo che conferisse una posizione ai personaggi in questo background. La mia regia era meno studiata rispetto ai film precedenti.
Il regista ha continuato parlando del motivo che lo ha spinto a realizzare un remake: Il film originale è uscito lo scorso anno. Io stavo cercando un progetto da girare nella foresta bruciata vicino a dove vivo, ma non sapevo cosa potevo filmarci. Ero molto ispirato da film come Gerry di Gus Van Sant. Così ho parlato con un amico di NY, che mi ha suggerito di fare il remake di un film islandese che aveva vinto il Torino Film Festival. Per quanto riguarda le difficoltà nel girare, in realtà non ci sono state, mi sento al sicuro dietro alla macchina da presa. Ho fatto film con effetti speciali, ma qui la bellezza era l’intimità, c’erano solo 9 persone a cui dovevo rivolgermi. Ho provato la gioia di fare un film, non l’obbligo.
Paul Rudd sul rapporto con Emile Hirsch: Non conoscevo Emile, l’ho incontrato durante il film e siamo andati molto d’accordo, ma a volte, tra di noi, succede che ci si relazioni all’altro come attori, inconsciamente. Non ero mai frustrato nei confronti di Emile, al contrario provavo un senso di fratellanza.
Mi è piaciuta l’idea di questi personaggi che volevano imparare il tedesco e vivere in Germania. È come se avessero bisogno di vivere in un altro tempo, ha continuato Rudd.
Ad Emile Hirsch è stato chiesto se, dato che aveva già interpretato un personaggio amante del contatto con la natura (Chris McCandless in Into the Wild), avesse deciso di accettare il ruolo perché in qualche modo simile: In Into the Wild Chris amava la natura, in questo caso a me piaceva l’idea di interpretare un personaggio che odiasse la natura che non volesse essere solo. Io sono a metà tra questi due personaggi, amo la città e le montagne, ho potuto abbracciare i due personaggi.
Entrambi gli attori hanno dichiarato che nonostante lo script fosse di sole 16 pagine, non hanno ricorso a molta improvvisazione sul set: Ѐ come se il mio personaggio parlasse attraverso i sottotitoli di un film straniero, ha commentato Rudd.
Nel film la musica ricopre un ruolo fondamentale: La colonna sonora è stata composta dagli Explosion in the Sky – ha spiegato Gordon Green – Durante la produzione la band è venuta sul set. David Wingo ha collaborato con loro dando vita alla colonna sonora. Gli Explosion in the Sky hanno avuto molta importanza per il film, infatti Il posto dove girare me lo ha suggerito il batterista del gruppo. Il film non sarebbe esistito se non fosse stato per loro.