domenica, Novembre 17, 2024

Berlinale 2013; Side Effects di Steven Soderberg. L’incontro con la stampa.

side_effects_soerberghIn concorso al Festival di Berlino il nuovo film di Steven Soderbergh, Side Effects.
Gli effetti collaterali del titolo, sono quelli provocati dal farmaco per curare l’ansia prescritto dallo psichiatra Johnathan Banks, interpretato da Jude Law, alla paziente Emily Taylor, a cui dà volto Rooney Mara.
Nell’incontro con la stampa, Steven Soderbergh, tornato nuovamente al thriller dopo Contagion, ha dichiarato che la parte più difficile da realizzare sono stati i primi 35 minuti della pellicola. Per Jude Law invece, ha rappresentato una grande sfida convincersi di poter interpretare in modo convincente uno psichiatra.
Un giornalista ha domandato a Soderbegh se si fosse ispirato ad Alfred Hitchcock: Il motivo per cui i film di Hitchcock sono ancora belli da vedere è perché esplorano la colpevolezza, una condizione affascinante da raccontare. In Side Effects si ha il trasferimento della colpevolezza da un personaggio all’altro. Avevamo una grande sceneggiatura – ha aggiunto il regista –  quando c’è questo, il resto viene da sé. Scott ha fatto tutto per noi. Trovo molto bello quello che è riuscito a fare, era da molto tempo che non vedevo un film strutturato in questo modo. C’è un interessante cambio di punto di vista, nella prima parte viviamo gli eventi attraverso Emily, nella seconda attraverso il  Dottor Banks. C’erano molte cose su cui ho potuto lavorare come film-maker.
Lo Scott in questione, è Scott Z. Burns, già sceneggiatore per Soderbergh di Contagion e The Informant:Ho iniziato a scrivere questo film 10 anni fa, prima di Contagion ma dopo The Informant, non li ho scritti parallelamente, ha raccontato lo sceneggiatore.
La relazione tra dottori, pazienti e farmaci è molto complicata, nello script ho reso la questione dal punto di vista di qualcuno che vive in America – ha continuato Burns – Negli ultimi anni c’è stata un proliferazione di droghe, di medicine che sembrano curare molto velocemente. Il film non intende però suggerire che certe medicine non diano benefici alle persone.
L’interpretazione di Jude Law, ha notato un giornalista, appare matura, di un livello superiore alle precedenti dell’attore: Quando si recita nei film si fa riferimento a molte cose, avevo già avuto la fortuna di lavorare con Steven e Scott in Contagion. Purtroppo è difficile ricevere offerte per interpretare personaggi interessanti e quando succede è bello affrontare la sfida che comporta il dover interpretare un personaggio maturo, ha affermato Law.
Side Effects non è propriamente il film che ci si aspetti da Steven Soderbergh: Lo sperso – ha dichiarato l’autore in merito – spero sempre di approcciarmi al nuovo film come se distruggessi quelli fatti prima, volevo fare qualcosa di molto chiaro e pulito.
In conclusione è stato chiesto chiesto a Jude Law chi secondo lui è in grado di affrontare meglio la tristezza tra gli americani e gli europei: Non lo so, è un problema universale. Ci sono metafore nel film a riguardo.

Redazione IE Cinema
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