mercoledì, Dicembre 18, 2024

Cannes 2013 – Inside Llewyn Davis di Joel e Ethan Coen, l’incontro con la stampa

In concorso al 66esimo Festival di Cannes l’attesissimo Inside Llewyn Davis di Joel e Ethan Coen.

I Coen tornano al Festival con un film ispirato alla figura di Dave Van Ronk, musicista e cantautore statunitense. Chitarrista, arrangiatore e intimo amico di Bob Dylan (qui sotto lo pseudonimo di Llewyn Davis) e la scena folk nella New York degli anni sessanta. Presenti in conferenza stampa oltre ai due registi, il direttore della fotografia Bruno Delbonnel , il musicista T Bone Burnett e gli interpreti Oscar Isac (Llewyn Davis), Garret Hedlund , Justin Timberlake (Jim Berkey) e Carey Mulligan (Jean Berkey).

Ethan Coen ha dichiarato che l’idea di realizzare un film sulla scena folk del Greenwich Village, risale a qualche anno fa quando con il fratello: ” ci trovavamo a New York e Joel mi disse, pensa ad un film su Dave Van Ronk buttato fuori dal Folk City; un’immagine assurda, ci sono voluti due anni per pensare alla storia, come svilupparla. Eravamo molto interessati al Greenwich Village in quegli anni, noi siamo sempre interessati alla musica”.

Justin Timberlake sul singolare look del suo personaggio: “Con Joel e Ethan abbiamo parlato di un certo look per Jim Berkey, abbiamo trovato una foto di un cantante folk irlandese, il look era interessante e abbiamo pensato fosse perfetto per Jim. Mi è piaciuto ridicolizzarmi nel mio look”  – ha scherzato Timberlake- “Lo faccio sempre quindi non è stato difficile farlo anche nel film”.

Ѐ stato fatto notare ad Oscar Isaac, come la sua, sia una delle migliori performance viste ultimamente: “Abbiamo messo insieme questo personaggio con i Coen, è costruito nel contesto del film. Abbiamo lavorato insieme ogni giorno” – ha dichiarato Isaac- “Non abbiamo mai parlato della personalità del personaggio” – aggiunge Ethan Coen, come sempre sceneggiatore della pellicola- “si è come evoluto da solo”.

Carey Mulligan, che già aveva dato prova delle sue doti canore in Shame, parla del modo in cui ha nuovamente affrontato la prova: “Ero nervosa nel dover cantare di fronte alle persone, ma T bone, che ha prodotto la musica, ha una grande capacità di farti sentire a tuo agio. I fratelli Coen non mi avevano mai sentita cantare, ma ho detto che sapevo farlo per avere il lavoro”.

Joel Coen sulla parte musicale della pellicola: “Una settimana prima dell’inizio della produzione ci siamo ritrovati con T Bone e abbiamo provato la parte musicale del film”.

Isaac ha aggiunto che la musica è stata fondamentale per conoscere i personaggi: “Sono le canzoni a mostrare la personalità, i gusti e la vita privata di queste persone”.

Justin Timberlake ha speso interessanti parole sul concetto di talento: “Ho incontrato molte persone nell’ industria musicale, le quali pensavano che senza 10.000 ore di pratica non si arrivasse a niente. Allo stesso tempo c’è chi fa tanta pratica, ma rimane sempre al solito punto. Io mi sono trovato nel posto giusto incontrando persone sbagliate, o al contrario nel posto sbagliato incontrando le persone giuste. Penso che ora ci sia molta analisi su cosa potrebbe avere successo e cosa potrebbe essere un fallimento. L’importante per un’artista è essere sempre ispirato allo stesso modo”.

Anche T-Bone Burnett ha cercato di dare una spiegazione su come il successo scelga qualcuno piuttosto che qualcun’altro: “Direi che succede tutto in un minuto, magari una sera ci sono tre giornalisti del NY Times al locale, un cantante è stanco, quello che segue è pronto e quel particolare momento cambia tutto. L’ho visto succedere continuamente”.

I fratelli Coen sull’importanza del processo di casting: “Ѐ importante ed è una sfida, qui i personaggi dovevano essere musicisti credibili, quindi è stato difficile fare il cast, fino a che non abbiamo incontrato Oscar. Pensiamo molto agli attori mentre scriviamo, a volte scriviamo un ruolo per un attore con cui abbiamo già lavorato, ma ci piace vederli interpretare un ruolo completamente diverso da quello a cui ci hanno abituato”.

Infine l’inevitabile domanda sul perché Dave Van Ronk, non ha avuto il successo che poco più tardi ebbe Bob Dylan: “Llewyn ha un rapporto torturante con il successo. Non riesce ad ottenerlo a causa degli eventi sfavorevoli” -ha spiegato Isaac- “ma allo stesso tempo teneva più all’ autenticità che alla carriera e questo è un conflitto per lui. In un certo senso vuole il successo, ma vuole anche fallire”.

Redazione IE Cinema
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