Tratto dal libro di Georges Devereux “Reality and Dream: Psychotherapy of a Plains Indian” il nuovo film di Arnaud Desplechin è stato presentato oggi in concorso a Cannes 66; in Jimmy P. si racconta la vicenda di un soldato, che dopo la seconda guerra mondiale, viene colpito da una serie di disturbi psicosomatici e per questo preso in cura da Devereux (Matieu Almaric). Tra i due oltre al rapporto paziente/dottore, si instaurerà un’amicizia.
Presenti in conferenza stampa il regista Arnaud Desplechin e gli interpreti, Matieu Almaric, Benicio Del Toro, Ken Jones, Genna McKee e Misty Upham.
Desplechin sul suo rapporto con il libro da cui è tratta la pellicola: “Quello di Devereux è un libro che possiedo da molto tempo, quando l’ho visto in una libreria ho pensato che fosse esattamente quello che stavo cercando. C’è un dialogo proprio a metà dell’opera, che sembra estratto da un pièce teatrale, è un dialogo tra il paziente e il dottore. Ѐ stato questo ad attrarmi più che la parte teorica. Il dialogo ha una incredibile forza drammatica”
A Matieu Almaric è stato chiesto di spiegare il modo in cui si è avvicinato al suo personaggio: “Inizialmente ho pensato di dover guardare molto materiale su Georges Devereux, ma poi ho semplicemente usato i dialoghi del libro, anche io non mi sono basato sulla parte teorica“.
Benicio del Toro si è detto d’accordo con quanto affermato da Almaric, aggiungendo: “Il film si basa sul libro di Devereux, ma io ho fatto riferimento alla sceneggiatura. Come attore mi baso sempre sulla sceneggiatura. Per me lo script è stato fondamentale, perché ho potuto dare un background specifico al personaggio”.
I due attori hanno continuato parlando della chimica instauratasi durante le riprese: “Ho incontrato Matieu qui a Cannes 4 anni fa, quindi questo mi ha aiutato. La chimica però o c’è o non c’è, non penso sia qualcosa su cui si possa lavorare” – ha spiegato Del Toro- “Sono rimasto molto impressionato da Benicio come persona” – ha aggiunto Almaric- “e mi sono chiesto come usare questo sentimento nel film. Fisicamente Benicio è molto alto più di Devereux, può sembrare un pericolo fisico ed ho lavorato molto su questa paura”.
Arnaud si è detto entusiasta del lavoro con Dina Goldman, direttrice della fotografia che si è occupata della fotografia del film: “Ho incontrato Dina Goldman, quando ho iniziato a lavorare a questo film, siamo andati subito d’accordo, è una donna straordinaria. Abbiamo lavorato in condizioni difficili a causa del budget limitato, ma penso che il risultato sia ottimo. Abbiamo girato in location, affittato degli studio, non abbiamo potuto girare nella clinica originale perché è stata distrutta. Le riprese si sono svolte in poco tempo e a causa del budget ridotto abbiamo dovuto semplificare molto, ma riducendo al minimo tutto il resto, ho potuto focalizzarmi sui due personaggi”.
Nel film vengono menzionati John Ford e François Truffaut: “John Ford e Truffaut, sono molto importanti per me. Penso a loro ogni mattina e ogni sera” – ha scherzato Desplechin- “La scorsa settimana ho rivisto Furore”.
Benicio Del Toro e Matieu Almaric sul loro rapporto con Desplechin: “Conoscevo solamente suo film” –ha raccontato Del Toro- “quando Arnaud mi ha dato lo script, sono stato colpito dalla passione che aveva per il progetto”.
“Più film si fanno insieme, più si è impauriti perché si pensa in che modo potremo sorprenderci l’un l’altro” – ha confessato Almaric– “Arnaud voleva lavorare in modo radicalmente diverso dal solito, invece di fare molti takes, ne facevamo solo uno o due”.