martedì, Novembre 5, 2024

Cannes 2013, Max Rose di Daniel Noah. L’incontro con la stampa.

Quest’anno al festival di Cannes è passato di tutto. Dalla stella in sempre più rapida ascesa Carey Mulligan, fino all’eterno divo, Robert Redford. Un festival con una tale ricchezza non si vedeva da anni, ma nonostante la kermesse sia in dirittura d’arrivo, sembra che il meglio sia stato lasciato per le battute di chiusura. È infatti arrivato ieri per promuovere il suo ultimo film, tra gli eventi speciali, il mitico Jerry Lewis.

L’attore è protagonista di Max Rose, film diretto da Daniel Noah. La pellicola vede un anziano pianista fare una scoperta sconvolgente poco prima che la moglie muoia; questo lo porterà a credere che il suo matrimonio è stato una farsa.

Presenti in conferenza stampa, il regista Daniel Noah e gli interpreti Jerry Lewis e Michel Legrand.

Il regista ha così spiegato le origini del film: “Il personaggio di Max è stato ispirato da mio nonno, che è morto nel 2003. Egli è stato un arrangiatore jazz a Chicago e ha realizzato una hot Jelous Heart, poi ha messo tutta la sua passione nel matrimonio. Essendo un ragazzo degli anni 70, proveniente da un matrimonio instabile, i miei nonni rappresentavano l’unico modello di unione felice. Ho visto come ha reagito quando mia nonna è morta. Mi sentivo come se potessi percepire la sua tristezza”.

Jerry Lewis ha raccontato la sua reazione al momento in cui ha ricevuto la sceneggiatura: “Ho contattato immediatamente Daniel Noah dicendogli che avrei iniziato a lavorare in studio anche il giorno successivo. È la migliore sceneggiatura che ho letto negli ultimi 40 anni. Ed è la prima volta che ho accettato un ruolo così in fretta!”

Jerry Lewis su cosa lo spinge a continuare a recitare: “Quando ci si imbatte  in uno script di questo calibro nella propria vita, cambia la chimica fisiologica e il nostro comportamento comincia ad essere influenzato dall’atmosfera dello script. È difficile non immergersi nel personaggio al cento per cento. Daniel Noah ha messo nero su bianco quello che ha nel cuore”.

L’attore ha continuato parlando del suo ruolo: “Questo script è un omaggio alle persone anziane. Così ho dovuto prendere tutto quello che ho fatto prima di compiere 60 anni e metterlo in una valigia, prima di andare a incontrare Daniel Noah. Questo film ti riempie di felicità. Molti spettatori si sentiranno immensamente felici quando lo vedranno”.

Redazione IE Cinema
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