In concorso al 66esimo festival di Cannes l’attesissimo Only Lovers Left Alive di Jim Jarmush, in cui il regista racconta la storia di due vampiri, Adam e Eve, che si amano da centinaia di anni. Con la musica in posizione centrale Jarmush racconta la storia di Adam, che vive a Detroit e Eve stanziata in Marocco. I due conducono una vita solitaria, lei esce nascondendosi e coprendo il volto lui sta sempre in casa e non vuole avere nessuna relazione con gli esseri umani, che definisce “zombie”, fatta eccezione per Ian, l’unico amico fidato che Adam ricompensa pagandolo per farsi portare una serie di cose, tra cui una collezione di chitarre d’epoca raccolte da Jarmush con senso filologico, parte dei numerosi riferimenti musicali di cui è disseminato il film. Centenari, i due sfoggiano una cultura stermina avendo vissuto direttamente nella storia, nonostante questo presentano delle differenze sostanziali, lei vive in mezzo ai dispositivi della tecnologia contemporanea, lui invece sembra abbacinato dagli anni ’70. Il film di Jarmush, per libertà e stile, sembra avvicinarsi ai suoi primi film, dove la musica, composta da Jozef Van Wissem, ha una posizione centrale.
Presenti in conferenza stampa Jim Jarmush e gli intepreti Tilda Swinton, Tom Hiddleston e John Hurt.
Jim Jarmush sul motivo che lo ha spinto a dirigere un film sui vampiri: “Volevo fare una storia d’amore con due vampiri, ci sono voluti sette anni per fare il film, il processo è stato lento. Non avevo visto nessuno dei film commerciali sui vampiri. Tilda e io abbiamo parlato sulla possibilità di fare il film insieme, poi ho scritto il personaggio di John Hurt. Anche nei momenti più difficili Tilda e John mi hanno sempre sostenuto. Neanche la nostra crew ha visto il film – ha rivelato il regista – voi siete i primi ad averlo visto, quindi grazie”.
Jarmush ha affermato di non voler dare troppe spiegazioni sul film: “Non sono a mio agio nel parlare del film, perché le risposte sono lì, so che significato hanno le cose che ho raccontato, ma non voglio analizzarle. Outsiders, depressione, Serbia è tutto nel film, io non so come parlarne”.
Il regista ha speso parole d’elogio per i suoi collaboratori: “Il lato visuale viene da una stretta collaborazione con il direttore della fotografia Yorick Les Sauz. Lui è fonte di grande ispirazione per me, in un certo senso diventiamo una mente sola. I vestiti e lo stile sono essenziali come dettagli e in questo, la costumista Bina Daigeler, è stata impeccabile. Ho avuto il grande piacere di lavorare con Affonso Goncalves,che è un montatore fantastico e ci capiamo molto velocemente. Aver collaborato con queste persone è stato fantastico”
Jarmush sulla musica e i testi letterari citati nel film: “Tutti i libri e la musica citati nella pellicola hanno un significato per me, non sono lì a caso, parlano per sé”.
L’autore ha continuato parlando del suo rapporto con Detroit, città in cui è ambientata la storia: “Sono cresciuto vicino a Cleveland, Detroit è sempre stata una sorta di Parigi del Midwest, una città magica. Ha una grande cultura musicale, molta musica americana viene da Detroit”.
Ancora sul tema della musica, Jarmush ha dichiarato che essa è un elemento fondamentale: “La musica è molto importante, per il film mi sono servito del talento di Jozef Van Wissen, (n.d.r. Jarmush aveva già collaborato con Wissen nella realizzazione dell’album The Mistery of Heaven, pubblicato da Sacred Bones). Inoltre con la mia band ho collaborato anche io alla realizzazione della colonna sonora. La musica è sempre molto importante per me e lo è anche in questo film”.
Tilda Swinton sui vampiri: “Siamo affascinati dai vampiri perché esseri immortali, ma allo steso tempo siamo spaventati dall’eternità. Mi è piaciuta molto l’idea di una vita invisibile. Io non sono rimasta sorpresa quando Jim mi ha chiesto di fare un film sui vampiri – ha ammesso l’attrice- è stato un passo naturale per lui”.
Tom Hidlleston sul suo approccio al ruolo: “La storia era molto affascinante e sono sempre stato un fan di Jim e Tilda. Mi ha attratto l’idea di interpretare un personaggio che impersona il romanticismo e la malinconia, ma che è ancora motivato dalla curiosità per le cose che ama”.