venerdì, Novembre 22, 2024

Cannes 64 – Concorso – Drive di Nicolas Winding Refn (Usa, 2011)

Soffia la brezza degli anni `80 e del cinema di Michael Mann nell’ultimo film di Nicolas Winding Refn, acclamato autore dell’iperviolenta Pusher Trilogy , e presente a  Venezia 66 con Valhalla Rising (recensito da questa parte su Indie-eye Straneillusioni)  ora in concorso al Festival di Cannes con un film probabilmente destinato a suscitare l’attenzione del grande pubblico. Ben equipaggiato da un budget considerevole e di un cast di volti noti (Ryan Gosling e Carey Mulligan in primis), Drive , tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 2005 da James Sallis, si inserisce nell’intramontabile filone del western urbano e postmoderno, fatto di panoramiche dall’alto (preferibilmente di notte) sulla città tentacolare, inseguimenti mozzafiato e una buona dose  di pallottole e coltellate a tradimento. Se gli ingredienti sono assai tradizionali e anche la trama non riserva grandi sorprese, tuttavia Drive riesce a coinvolgere grazie ad una combinazione accorta di luci, colori e brani musicali, che creano un clima di sospensione surreale, fra romanticismo anacronistico e ed esplosioni d’incontenibile violenza (i due elementi si fondono quando, in ascensore, il pilota bacia appassionatamente Irene e, contemporaneamente, concia per le feste il cattivo di turno). A partire dal volto impassibile di Ryan Gosling, sorta di angelo sterminatore in un universo in disordine caotico, Nicolas Winding Refn, coinvolto nel progetto in una fase piuttosto avanzata, costruisce un film d’atmosfera, in cui la tensione drammatica si regge su un sottofondo di malinconico distacco, che contribuisce a superare la scarsa originalità del soggetto. Taciturno e solitario come ogni cowboy che si rispetti, Driver (eil nome è già un programma), stuntman di giorno e autista per criminali di notte, si sente a proprio agio solo con un volante fra le mani, quando scorrazza ad alta velocità per le strade infuocate di Los Angeles. L’alternarsi cadenzato e vagamente monotono delle attività di Driver viene bruscamente interrotto da una serie di eventi destinati a intrecciarsi in modo imprevedibile: Shannon, mentore e padre spirituale del pilota coinvolge Bernie Rose (il più ricco dei cattivi in circolazione) nell’acquisto di uno stock di auto, inseguendo il sogno di trasformare Driver in un campione professionista; contemporaneamente il nostro futuro eroe si innamora di Irene, una dolce vicina incontrata nell’ascensore di casa. Il sangue scorrerà a litri quando Standars, il marito di Irene appena uscito dal carcere, rimarrà implicato in un conflitto a fuoco mortale, e toccherà proprio a Driver l’arduo compito di salvare la sua bella (e un consistente malloppo) da una banda di criminali senza scrupoli.

Sofia Bonicalzi
Sofia Bonicalzi
Sofia Bonicalzi è nata a Milano nel 1987. Laureatasi in filosofia nel 2009 è da sempre grande appassionata di cinema e di letteratura. Dal 2010, in seguito alla partecipazione a workshop e seminari, collabora con alcune testate on line.

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