Riflessione, militanza e leggerezza queste le tre chiavi di lettura, secondo l’Assessore Cristina Scaletti, di una importante e prestigiosa realtà come il Florence Queer Festival giunto alla sua decima edizione e che quest’anno aprirà la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze; presentato il programma durante la conferenza stampa del 18 ottobre 2012 al Cinema Odeon.
Roberta Vannucci tra i direttori artistici del Festival ha introdotto alcuni dei titoli in cartellone: The perfect family di Anne Renton (2011) con Katleen Turner e Richard Chamberlain, incentrato sulla storia di Eileen, donna pia e madre premurosa costantemente impegnata nella gestione della sua famiglia “perfetta” che non ammette diversità; mentre in tema di diritti civili Cloudburst di Thom Fitzgerald (2011), interpretato dalle attrici premio Oscar Olympia Dukakis e Brenda Fricker.
Tra la sezione dedicata ai Documentari, Focus Lesbico: Man for a Day di Katarina Peters (2012): un gruppo di donne partecipa a Berlino a un workshop che le trasformerà in uomini per un giorno, organizzato dall’attivista e artista Diana Torr che studia da oltre trent’anni gli aspetti teorici, artistici e pratici dell’identità sessuale.
Audre Lorde – The Berlin years 1984 to 1992 di Dagmar Schultz (2012): gli anni berlinesi di Audre Lorde, una delle più importanti attiviste statunitensi, sono raccontati attraverso rari video privati. Poetessa afroamericana e lesbica, Lorde si è impegnata in prima persona affinché terminassero le discriminazioni razziali e sessuali nel suo Paese estendendo le sue lotte anche in Germania, dove visse tra il 1984 e il 1992.
Bruno Casini, ha proseguito:
Ringrazio molto Roberta con la quale quest’estate abbiamo visionato moltissimi film; avremmo voluto sceglierli tutti ma non è stato possibile ovviamente. Siamo davvero commossi di poter aprire quest’anno con la versione 3D del film Matthew Bourne’s Swan Lake 3D di Ross MacGibbon (2011). Il celebre coreografo inglese Matthew Bourne reinterpreta con un corpo di ballo maschile, il Lago dei cigni di Tchaikovsky: lo spettacolo, andato in scena per la prima volta nel 1995 in un teatro del West End di Londra, fu un successo talmente clamoroso che da allora è divenuto il balletto moderno più rappresentato a Broadway, oltre ad incoronare Bourne come uno dei più geniali e premiati coreografi contemporanei. Grazie al 3D l’impatto della performance è amplificato e l’illusione spinge il pubblico a un’immersione profonda tra le coreografie.
Il film sarà presentato dal giornalista e critico di danza Sergio Trombetta.
Prima sarà presentata la performance a cura di Massimo Poccianti “Una primavera particolare” che cattura lo spirito queer presente nella cultura fiorentina fin dal Rinascimento, interpretata da Martina Belloni ed Eugenio E. F. Re. A seguire sarà proiettato il cortometraggio Self defense di Erika e Daniel Beahm. Madrina della serata l’attrice Vittoria Schisano.
Voglio inoltre segnalare un importante documentario ha proseguito Casini: Jobriath A.D. di Kieran Turner (2012) che racconta la storia di Jobriath, risposta americana a David Bowie e prima rockstar esponente del glam rock anni ’70 a dichiararsi pubblicamente gay. E poi Vito di Jeffrey Schwarz (2011), sulla storia di Vito Russo, attivista celebre per The Celluloid Closet, il primo saggio sulla rappresentazione di gay e lesbiche nella storia del cinema, vera e propria bibbia del sapere lgbt. Tra i film più toccanti Zenne Dancer di Caner Alper e Mehmet Binay (2011), una coraggiosa coproduzione internazionale per denunciare l’omofobia che ancora permea la società turca. Più leggerezza con Bear City 2 di Douglas Langway (2012), film proiettato per la prima volta in Europa alla presenza del regista, sequel del film-evento 2010 Bear City (spesso definito un Sex and the City gay) sulla comunità degli orsi americani. Un inno alla diversità che fa dei Bears un movimento gay dal grande potenziale trasgressivo. Il regista ottantenne Enrique Pineda Barnet cita apertamente, rievocando personaggi e atmosfere oniriche, Querelle di Fassbinder (alla presenza di Ivan Giroud, direttore della cineteca cubana) nel film Verde Verde prima pellicola a tematica gay prodotta a Cuba dall’Istituto di Arte Cinematografica. Per celebrare il nostro decimo anno abbiamo selezionato dei classici da riproporre al pubblico inseriti in una sezione Vintage.
Roberta Vannucci ha ricordato altri 2 eventi: in apertura di Festival sarà proiettato Taking a chance on god di Brendan Fay (2011) sul percorso umano e spirituale di John McNeill, sacerdote gesuita espulso dall’ordine e pioniere del movimento di liberazione dei diritti delle persone LGBT (anteprima europea alla presenza del regista, in collaborazione con Kairos, il gruppo laicale di donne e uomini cristiani omosessuali di Firenze). Nella serata di chiusura avrà luogo la premiazione dei vincitori del concorso Videoqueer, dedicato a cortometraggi a tematica LGBT, che mette in palio 1000 euro, organizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze.
Noi siamo I cugini di Rifredi del Festival scherza Angelo Savelli che presenta la sezione QUEER THEATRE (2/3, 6, 9 novembre – 1 dicembre) Teatro di Rifredi con gli spettacoli: NO SÉ SI… di Marta Carrasco: una delle coreografe e performer più audaci della scena catalana. Un mix esplosivo tra Pippo Delbono, Pina Bausch e Pedro Almodovar.
L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO Alan Turing e l’invenzione del computer di David Leavitt, Venerdì 2 e sabato 3 novembre ore 21con Luca Scarlini e Riccardo Naldini, Andrea Bruno Savelli, Leonardo Paoli, Diletta Oculisti. L’affascinate figura di Alan Turing, pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di violare il codice Enigma, creatore del primo computer, uomo insicuro, solitario e tormentato, arrestato e processato con l’accusa di aver commesso atti osceni con un altro uomo. Teatri di Imbarco presenterà Il Martello del diavolo una piece incentrata sull’amore fra 2 donne di Remo Binossi.
Come di consueto grande spazio alla musica nei giorni del festival quest’anno affidata a David Drago, conduttore per Radio Insieme.
Il 31 ottobre, al cinema Odeon di Firenze, durante la serata di chiusura del Festival, sarà proiettato il videoclip contro l’omofobia “Man on fire” dei Novadeaf, brano vincitore del premio Amnesty Emergenti 2012. “Man on fire” è tratto dall’album “Humoresque”, uscito l’8 ottobre per l’etichetta indipendente DreaminGorilla Records.
Il 1 novembre alle 21.30, al Viper, si terrà il concerto di Fabio Cinti che, con i The Half Of Mary in apertura, presenterà il suo nuovo album “Il minuto secondo”, dedicato all’amore tra persone dello stesso sesso.
Il 4 novembre, al NoF-Notte Fiorentina, si terrà alle 21.30 il concerto dei Rio Mezzanino per l’anteprima del loro nuovo disco “Love is a radio”. Aperitivo pre-concerto.
Silvia Minelli direttrice organizzativa ha illustrato nel dettaglio le iniziative legate all’arte contemporanea: l’artista e attivista fotografa lesbica sudafricana, Zanele Muholi terrà, una mostra personale al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. In esposizione gli scatti tratti dalle serie “Faces and Phases” e “Being”: le sue fotografie danno visibilità ai corpi e ai volti delle lesbiche nere e costruiscono un archivio della comunità LGBTQ sudafricana, un racconto collettivo cancellato dalla storia ufficiale. Zanele Muholi ha documentato con la sua opera gli “stupri correttivi” di lesbiche praticati soprattutto nei confronti delle nere e di quelle più povere tra loro, crimini d’odio tacitamente accettati dalla maggior parte della popolazione. Sarà presentato anche il documentario diretto dall’artista con Peter Goldsmid, Difficult Love (dal 26 al 31 ottobre – saletta specchi cinema Odeon Firenze), in cui Zanele Muholi descrive la sua arte militante: fotografie che denunciano l’omofobia, la povertà, i conflitti pubblici e privati di un Paese tra tradizione e modernità.
Durante la decima edizione del Florence Queer Festival, al cinema Odeon, saranno esposti gli scatti fotografici di Filippo Milani che immortalano i protagonisti, gli ospiti e il pubblico dell’edizione 2011 del Festival. L’esposizione di Milani Queer Faces Prosegue fino al 18 novembre, alla libreria IBS di Firenze
In occasione della mostra Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea verrà proiettato Love is the Devil di John Maybury (1997) sul pittore Francis Bacon e la sua relazione con George Dyer: il film rievoca i sette anni del loro rapporto e l’atmosfera dell’ambiente in cui vissero
Il 1 dicembre, giornata mondiale della lotta contro l’Aids, sarà un vero e proprio spin off del Festival: il Florence Queer Festival premierà il vincitore del concorso video “Se hai testa fai il test”, sezione dedicata alla prevenzione dell’AIDS e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana (ore 20.00 -Teatro di Rifredi dove si terrà la Lettura scenica a cura di Andrea Bruno Savelli di Sly di Banana Yoshimoto.
Quest’anno, per la prima volta, il Festival presenterà una programmazione teatrale e cinematografica dedicata alla lotta all’AIDS che coinvolgerà contemporaneamente tre città: Firenze, Pisa e Grosseto.
Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana – Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze. Direzione Artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli, selezione e programmazione Nicola Dorin e Massimiliano Giunta, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti.
Biglietti:
Biglietto unico pomeridiano 5€ novità
Serale 7 intero ridotto 6
Abbonamento completo: 35 € novità
Abbonamento pomeridiano: 15 € novità