Si è svolta ieri mattina a Roma la presentazione alla stampa de Il giorno in più, tratto dall’omonimo best –seller (1 milione di copie vendute e venduto in 18 paesi) di Fabio Volo. Scritto a più mani con Michele Pellegrini, Federica Pontremoli, Massimo Venier e Fabio Volo, il film, prodotto da Ibc Movie e distribuito da 01 Distribution, sara’ nelle sale il 2 Dicembre in oltre 400 copie e verrà presentato fuori concorso al Torino Film Festival. Protagonisti lo stesso Volo e Isabella Ragonese.Oltre a Stefania Sandrelli, Pietro Ragusa, Camilla Filippi, Roberto Citran e un cameo di Luciana Littizzetto.
Il giorno in più racconta una singolare storia d’amore, che si svolge tra Milano e New York, tra un trentenne allergico ad ogni sorta di legame affettivo-sentimentale (Giacomo,interpretato da Fabio Volo) e una ragazza che incontra ogni mattina sul tram (Michela,interpretata da Isabella Ragonese).
Come è avvenuto l’incontro tra Massimo Venier,regista storico di Aldo,Giovanni e Giacomo e Fabio Volo e come avete sviluppato il progetto?
Massimo Venier: Io e Fabio ci eravamo incrociati in più di un’occasione senza mai lavorare insieme;diciamo che aspettavamo il momento giusto. Mi è sempre piaciuta la sua misura come attore, la naturalezza con cui recita senza strafare. Del suo libro apprezzavo l’immediatezza, la capacità di arrivare in maniera così diretta a tanta gente. Quando mi hanno chiesto di farne un film, di trasformarlo in una commedia brillante senza perderne però l’essenza romantica, mi è sembrata una sfida difficilissima. Quindi ho detto di sì. Tuttavia il fatto che l’autore del libro fosse contemporaneamente uno degli sceneggiatori e il protagonista del film è stato fondamentale: era come avere il via libera ad ogni modifica, ma anche la certezza che nessuno meglio di lui avrebbe comunque conservato lo spirito del romanzo.
Quindi non è stato difficile lavorare con lui nello scrivere la sceneggiatura?
Massimo Venier: Tutt’altro…All’inizio con gli altri sceneggiatori insistevamo molto sul fatto che un libro e un film sono due cose diverse, che bisognava fare delle modifiche,intervenire sulla struttura. Alla fine ero io che dicevo a Fabio che rischiavamo di perdere l’anima del suo racconto. Il giorno dopo è tornato con una copia del libro piena di sottolineature:erano tutte le parti del romanzo che gli sarebbe paciuto non perdere. Le abbiamo tenute quasi tutte.
Per la prima volta firmi la sceneggiatura di un film tratto da un tuo libro. Che tipo di esperienza è stata?
Fabio Volo: In passato avevo già scritto la sceneggiatura di Uno su due di Eugenio Cappuccio. Stavolta è stato diverso perché si trattava di fare la trasposizione cinematografica di un romanzo. Scrivere è una delle cose che mi piace di più e mi piacerebbe imparare a farlo bene. Scrivere per un film,tratto da un tuo libro,è un’ulteriore bella sfida. Occorre fare una scelta ponderata tra elementi del romanzo che desideri salvare a tutti i costi e quelli che puoi anche cambiare. Ma a me piace mettermi sempre alla prova,quindi la reputo un’esperienza meravigliosa che mi piacerebbe ripetere (continua alla pagina successiva…)