martedì, Novembre 5, 2024

Il giorno in più di Massimo Venier, l’incontro con la stampa, Roma 28-11-2011

Spesso quando si parla di te e dei protagonisti delle tue storie, si allude a personaggi con la “sindrome di Peter Pan”…cosa ne pensi?

Fabio Volo: E’ vero la associano spesso a me, ma io non sposo questa analisi. E non credo che la generazione dei trentenni di oggi la viva, che non crescano, piuttosto c’è stato il crollo dei ruoli. Mio nonno, mio padre volevano sposarsi? Loro mi rispondono che si faceva così. Erano cresciuti? Erano bambini che uscivano da una casa per entrare in un’altra, dalla mamma alla moglie senza cambiare rapporto. Piuttosto direi che la nostra è una generazione che ha una forte mancanza di educazione sentimentale, non esistono più i ruoli come nel passato e non lo ritengo del tutto negativo. Personalmente non ho mai avuto lunghi fidanzamenti, ma non sono mai stato un single convinto. Ho sempre assecondato emozioni e sentimenti che provavo nelle relazioni che ho avuto. Ho vissuto storie d’amore bellissime pur non essendo fidanzato, in maniera classica, almeno. Non ho mai pensato che essere liberi significhi essere single e, viceversa, essere sposati voleva dire vivere ingabbiati. Se sei innamorato e la tua donna non vuole stare con te, non sei libero. Siamo una generazione che ha un po’ logorato i ruoli. I nostri nonni e genitori non hanno amato più di quanto facciamo noi, semplicemente prima ci si sposava e si avevano dei figli, senza chiedersi se si era felici, ma se erano state fatte le cose che andavano fatte. Ora le donne vanno giustamente dove vogliono,hanno una loro identità e autonomia, prima seguivano gli uomini. Non siamo bamboccioni spaesati ma viviamo la difficoltà ad essere ciò che si è davvero, relazionandoci agli altri al di là dei ruoli preconfezionati. Mettiamo noi stessi davanti, dando risposte reali ai desideri reali.

 

Hai mai pensato di passare alla regia?

Fabio Volo: Ho pensato di fare il regista così come ho sfiorato l’idea di diventare un’astronauta! Nel senso, ho una vita sola e mi piacerebbe poter  fare tutto. In realtà mi è stato chiesto più volte , ma sono contento di aver avuto sempre la forza di dire no. Ho fatto parecchi film da attore e comincio a capirci qualcosa, ma forse non è ancora arrivato il momento. Ora so solo che scrivere è quello che più mi piace fare.

Il film chiude con il brano “Il giorno in più” cantato da Malika Ayane,con la quale avevi già collaborato in passato…

Massimo Venier: Avevo già avuto la fortuna di lavorare con Malika nel mio precedente film Generazione mille euro. Quando Caterina Caselli,che è la sua produttrice discografica ci ha proposto di collaborare ancora insieme ne sono stato felice.Malika ha scritto una canzone insieme a Paolo Buonvino, che è l’autore della colonna sonora insieme a Giuliano Taviani.Il brano nasce inizialmente come tema musicale della storia,ma poi ha subito uno sviluppo insieme al resto del film.

E il resto della colonna sonora?

Massimo Venier: Le altre canzoni sono frutto del mio gusto personale. Senza troppi ragionamenti cerco di inserire ciò che mi piace nei miei film, quando me lo consentono!In questo caso c’è una colonna sonora molto ricca e curata (A Toys Orchestra – Powder of the Words,  Mazzy Star – Fade Into You,  Jack Shaindlin – Let’s Go Sunning etc ). (Continua alla pagina successiva…)

Claudia Fratarcangeli
Claudia Fratarcangeli
Claudia Fratarcangeli, laureata in Storia e critica del cinema, ha studiato come attrice frequentando varie accademie private, recitato in diversi cortometraggi, film indipendenti, spettacoli teatrali.

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