Massimo Venier: Quanto a Stefania Sandrelli, abbiamo solo pregato che dicesse di sì! Per me è stato meraviglioso. Era incredibile quello che accadeva quando recitava: ho capito, solo in quei momenti, perché esistono delle persone speciali che attraversano tutta la storia del cinema. Luciana Littizzetto è un’amica di tutti. La sua apparizione improvvisata l’ha scritta lei stessa, perché è praticamente impossibile che qualcuno scriva meglio di lei!Ci ha fatto davvero un regalo.
Il film sembra destinato anche ad un pubblico non italiano data l’ambientazione nella Grande Mela e l’uso di un diverso registro che nella prima metà della storia girata in Italia rimanda alle commedie anni ’60 mentre in quella newyorkese ad un linguaggio stilistico che ricorda le series americane (uso del dolly,grandi panoramiche dall’alto etc) …
Massimo Venier: Visto il grande successo che il libro ha avuto oltre confine abbiamo pensato volutamente di conferire all’opera il tratto italo-americano che si può evincere anche dalla luce, splendida in quel di New York e variabile in funzione della storia, il tutto anche per conferire sapori diversi alle vicissitudini del protagonista.