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Jayne Mansfield’s car, l’incontro con Billy Bob Thornton e il cast a Berlino 2012

Presentato in concorso a Berlino 2012,  Jayne Mansfield’s car dell’attore americano Billy Bob Thornton alla sua quarta prova da regista. Presenti alla conferenza stampa insieme al regista, ed interprete della pellicola, gli attori Katherine LaNasa, John Hurt, Ray Stevenson e il produttore Alexander Rodnyansky.
«Avevo in mente questa storia, del tutto diversa da quello che di solito propone il cinema americano, da molto tempo. L’ho scritta, e grazie all’incontro con il mio produttore Alexander, ho potuto realizzarla a modo mio. È un film americano, che nessun americano voleva finanziare, e che si è realizzato per merito di un russo! (ride)» Così ha esordito Billy Bob Thorton che ha continuato ribadendo la sua gioia di presentare il progetto proprio alla Berlinale: «è una rassegna seria e sempre di grande qualità, è un onore essere stato accettato, specialmente in questo momento della mia carriera nel quale ho deciso di dedicarmi sempre di più alla regia. Il mio film parla del romanticismo che accompagna sempre una tragedia. La guerra è vista dalla prospettiva di due generazioni diverse, talvolta con dell’umorismo, talvolta in modo drammatico. Oltre a questo ho cercato di indagare nel profondo la mancanza di comunicazione che spesso rende difficili i rapporti familiari.»
A proposito della coproduzione con la Russia Alexander Rodnyansky spiega: «Effettivamente è un fatto piuttosto originale, ma è un copione che mi è piaciuto fin da subito. Non voglio però pensare ad una coproduzione fra diversi paesi, quanto piuttosto ad una collaborazione fra persone che hanno la stessa idea di cinema. Personalmente nutro una grande stima per gli autori che decidono di raccontare una storia personale come in questo caso, non sono facili da incontrare, specialmente in Russia.»
Gli interpreti di Jayne Mansfield’s car raccontano la loro esperienza con Billy Bob Thorton:
Katherine LaNasa: «Unei momenti più belli della mia vita, sono una grande fan di Sling Blade. Billy Bob ha un livello tecnicamente davvero molto alto di girare, ha sempre presente nella sua mente quello che vuole che gli attori facciano. Una cosa che ho apprezzato in modo particolare è che si circonda sempre degli stessi validissimi collaboratori, senza cambiarli mai. Questo per noi attori è molto importante, non ci sono mai intoppi. Il film è davvero una fotografia del Sud molto autentica, io lo so bene, sono nata in Luisiana ed è stato un privilegio lavorare in un set che aveva la precisa volontà di rispettare la nostra cultura.»
John Hurt: «Billy Bob è un regista che conosce molto bene il linguaggio cinematografico ed è stato capace di creare un ottimo lavoro di squadra che si è trasformato in un momento di condivisione. Questa d’altronde è la forza del cinema ed è molto più potente di quanto si possa pensare.»
Ray Stevenson: «Billy Bob mi ha chiamato una mattina per raccontarmi la storia che aveva in mente ed è stata una splendida sorpresa. Il progetto mi ha coinvolto da subito a partire dal titolo e dalle sue implicazioni metaforiche. È raro per un attore poter lavorare con un regista che non solo crede in te, ma che ti incoraggia e riesce a vedere cose che neanche tu sapevi di avere aiutandoti ad esprimerle, a farle uscire fuori. Sono fiero di aver partecipato a questo film.»
A proposito della figura paterna indagata nella storia Thorton racconta qualcosa di sè: «Mio padre era irlandese, un uomo piuttosto violento. Era un veterano della guerra in Corea, aveva combattuto in marina. È morto quando avevo 17 anni e non credo di aver mai avuto un dialogo vero e proprio con lui. In seguito ho passato gran parte della mia vita adulta cercando l’approvazione di uomini più vecchi di me. Ho amato profondamente mio padre, ma al tempo stesso ne ero terrorizzato.»
Inevitabile, dopo le dichiarazioni fatte nei mesi scorsi dal regista attore a proposito di un incontro alla Berlinale fra lui e l’ex moglie Angelina Jolie che ha presentato il suo esordio alla regia In the land of blood and honey nei giorni scorsi, una domanda in proposito: «Se ho incontrato Angelina a Berlino in questi giorni? Veramente l’ho incontrata molti anni fa!» scherza Billy Bob Thorton: «Lei è una donna fantastica e una delle mie migliori amiche. Ci sentiamo spesso. Sono un grande amico dei Brad e voglio molto bene ai loro figli e so che loro ne vogliono ai miei. Siamo stati entrambi contenti quando abbiamo saputo che saremmo stati a Berlino con i nostri nuovi film, ancora non ci siamo visti, ma probabilmente ci incontreremo oggi pomeriggio»

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