L’appuntamento con la Corea a Firenze, giunto alla sua nona edizione, ha come primo obbiettivo quest’anno, insieme alla promozione e alla visibilità di questo cinema che tanta fortuna ha conosciuto da dieci anni a questa parte, di favorire e creare l’incontro fra gli autori, i registi e i produttori coreani e gli operatori italiani; tra gli altri quest’anno il festival conterà anche la prestigiosa presenza di Roberto Cicutto, creatore della Mikado e presidente di Cinecittà Luce, che sarà a Firenze il 29 marzo. Riccardo Gelli, direttore del Festival, ha affidato la stesura del catalogo a dei giovani critici che vivono e lavorano a Firenze: «Sono contento del vivace interesse che questi giovani professionisti hanno per il cinema coreano. Quest’anno saranno con noi i maggiori registi coreani attivi: Im Sang-soo presenterà qui a Firenze il suo The Housemaid in anteprima che è già stato acquistato dalla Fandango. Il genere Thriller sarà ampiamente rappresentato nella sezione K-Thriller: una carrellata che si chiuderà con Moss di Kang Woo-Suk. Il 29 avrà luogo una tavola rotonda dal titolo: Il Cinema Thriller Coreano e Italiano, che mi auguro sarà un momento di dialogo e di confronto tra registi italiani e coreani. Un evento al quale tengo molto è il riconoscimento che verrà tributato a Bong Joon-ho. Grande presenza anche di film cortometraggi che saranno 8, tutti realizzati da giovani registi coreani.» Marco Luceri, curatore della sezione del catalogo dedicata a Bong Joon-ho: «Se ci interroghiamo sulla grande fortuna che la cinematografia coreana ha conosciuto in quest’ultimo decennio nascono interessanti considerazioni: è un cinema che detta le tendenze, che ci dice dove stiamo andando; un autore come Bong Joon-ho, che ama confrontarsi con i vari generi ritagliandosi una strada personale, è in grado di fare film che piacciono sia ai cinefili che al grande pubblico. Nel suo lavoro spesso il tema politico è spunto per la riflessione su un confronto come quello tra la media borghesia e i vertici del potere. Il suo primo film Barking Dogs Neve Bite è proprio l’esempio della particolarità del suo cinema che si interroga sui rapporti umani e che porta alla luce l’insolito che si nasconde nel quotidiano. Quest’anno avremo l’opportunità di vedere The Host, che è stato un film campione di incassi, Memories of murder, e Mother che lo scorso anno vinse il premio del gradimento del pubblico. Bong mette in discussione i generi con soggetti complessi e questo lo rende un autore molto stimolante.»