John Hillcoat: «Sono stato fortunatissimo a mettere insieme questa crew di persone straordinarie per realizzare questo progetto e, come i protagonisti del film, anche noi ci siamo sentiti come una famiglia all’interno della quale tutte le energie convergevano verso l’obbiettivo di fare il miglior lavoro possibile. È stato affascinante osservare come questi grandi attori hanno dato tutti a loro modo un contributo per dar vita ai loro personaggi, facendoli diventare reali. I cineasti ultimamente sembrano aver riscoperto questo momento storico, e credo che la spiegazione stia nel fatto che era un periodo instabile nel quale è possibile rintracciare numerosi parallelismi con le realtà che viviamo oggigiorno: la crisi politica ed economica, la guerra, il traffico di droga» ha continuato il regista a proposito dell’epoca del Proibizionismo che fa da sfondo alla vicenda
«Il proibizionismo nel film è trattato in maniera molto moderna perché è qualcosa che, in forme diverse, perdura anche oggi.» conferma Nick Cave.
Jessica Chastain, a Cannes dopo un anno di grandi successi, racconta la sua emozione nel ritornare nel luogo dal quale l’anno scorso con The tree of life è decollata la sua carriera: «Per me Cannes sarà sempre speciale perché mi ha tenuta a battesimo in un certo senso, e ho la fortuna di essere nuovamente qua in compagnia di colleghi che amo e che stimo. Maggie, il mio personaggio, riesce a farsi strada in un mondo che è popolato da uomini portando un’energia molto femminile. Convive però nel suo carattere anche un aspetto più mascolino e questo è messo in evidenza nel sua rapporto con Forrest (Hardy) nel quale è lei la personalità dominante»
Guy Pearce: «Charlie il personaggio che interpreto in Lawless è disgustato da ciò che gli sta intorno e dominato dalla sua vanità, anche il suo look in questo senso è emblematico. Ammetto di non aver letto il libro di Matt Boundurant durante la preparazione proprio perché volevo tenere la mente libera e non farmi condizionare; piuttosto ho trovato quello che mi serviva per caratterizzare questo ruolo nel copione. Lavorare con John è sempre un’esperienza fantastica: anche se ha già una sua precisa idea del film è sempre aperto ad ogni suggerimento.»
John Hillcoat ha concluso parlando del romanzo di Matt Boundurant e di generi cinematografici: «Il libro è piuttosto denso di avvenimenti e di personaggi, abbiamo quindi lavorato per sottrazione cercando di semplificare il contorno concentrandoci sui protagonisti e sugli avvenimenti che li vedono coinvolti. Sono appassionato sia di Western che di Gangster movie e benché Lawless abbia qualcosa in comune con entrambi questi generi mi sono sforzato di mantenere un approccio il più fresco e innovativo possibile.»