Tutto come da copione, è proprio il caso di dirlo, alla Notte degli Oscar di domenica 27 febbraio, svoltasi al Kodak Theatre di Los Angeles.
Il discorso del re ha visto la consacrazione di Colin Firth come miglior attore, ma anche di Tom Hooper come miglior regista e di David Saidler come miglior sceneggiatore e soprattutto si è aggiudicato la statuetta come miglior film. Il cigno nero in dolce attesa Natalie Portman con la sua incredibile interpretazione della ballerina Nina che sprofonda nel baratro della follia in Black Swan ha, come da molti previsto, conquistato il premio come miglior attrice protagonista, mentre Melissa Leo e Christian Bale i non protagonisti di The Fighter hanno trionfato sui colleghi. Iniziamo il nostro resoconto con alcuni flash dal Red Carpet, per molti il vero show in tempi di crisi quando può essere utile promuovere stilisti e case cosmetiche, ma anche film in uscita non candidati. Ad inizio serata le più attese sul Red Carpet sono state Natalie Portman con il pancione (l’attrice è in attesa del primo figlio dal suo compagno il coreografo Benjamin Mellepied incontrato proprio sul set di Darren Aronofsky) e Helena Bohoman Carter sempre estrosa nel look. Antonella Cannarozzi unica canditata italiana per i costumi di Io sono l’amore di Luca Guadagnino ha commentato: «Tilda (Swinton) ha un aura talmente meravigliosa che non è difficile vestirla». I presentatori Anne Hatway e James Franco sono bellissimi e sorridenti, i più giovani attori che abbiano mai presentato un Oscar :«Ho chiesto consigli a Shirley McLine che mi ha suggerito di cambiare abito il più spesso possibile e di rilassarmi» ha dichiarato Anne. Michelle Williams in uno splendido Chanel bianco e con un taglio di capelli che ricorda Jean Seberg dice a proposito del suo ruolo in Blue Valentine per il quale ha ricevuto la candidatura come miglior attrice protagonista: «Interpreto una madre e faccio le cose che faccio ogni giorno con mia figlia Mathilda». Gwynnet Paltrow in Calvin Klein come la sera in cui vinse il suo Oscar per Shakespeare in Love e nuovo astro nascente della musica country annuncia che canterà uno dei temi candidati a miglior canzone originale. Ricorda i tempi duri quando il successo e il riconoscimento non c’era ancora il favoritissimo e inquietantemente barbuto Christian Bale. Splendide neomamme Penelope Cruz e Celine Dion e altrettanto belle le single di ritorno Scarlett Johanson e Sandra Bullock. Una mise decisamente cougar per l’inossidabile Sharon Stone. La serata presentata da Anne Hatway, elegante, ottima cantante e brillante intrattenitrice e dal un po’ tenebroso e distaccato James Franco, candidato come miglior attore per 127 ore, si è svolta in modo impeccabile e molto, forse troppo, classico con la sfilata di stars sul palco che hanno celebrato i fasti della Hollywood degli anni d’oro ricordando molti dei film premiati nel corso del tempo dalle statuette dorate. Sorprendente l’intervento di Kirk Duglas, splendido ultra 90enne in vena di scherzare ha consegnato l’Oscar alla miglior attrice non protagonista e standing ovation per Billy Crystal uno degli storici presentatori della serata che ha dedicato un toccante momento al collega Bob Hope.
Ecco tutti i premi e i vincitori con i link alle recensioni di Indie-eye Network
MIGLIOR SCENOGRAFIA
MIGLIORE FOTOGRAFIA
MIGLIORI MUSICHE ORIGINALI
Trent Reznor e Atticus Ross per The Social Network
MIGLIOR MIXAGGIO SONORO
Inception
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Inception
MIGLIOR TRUCCO
The Wolfman
MIGLIORI COSTUMI
Alice in Wonderland
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Inception
MIGLIOR MONTAGGIO
The Social Network
MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO ANIMATO
Toy Story 3
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO
The Lost Thing
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
We belong togheter da Toy story 3
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’AZIONE
God of love
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
Strangers No More
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Inside Job
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
David Seidler per Il discorso del re
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Aaron Sorkin per The Social Network
MIGLIOR FILM STRANIERO
Danimarca In a better wo
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Colin Firth per Il discorso del re
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Melissa Leo per The Fighter
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Natalie Portman per Black Swan
MIGIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Christian Bale per The Fighter
MIGLIOR FILM
Il discorso del re
MIGLIORE REGIA
Tom Hooper per Il discorso del re
Come previsto e giusto Incepiton ha fatto incetta di premi tecnici facendo però rimanere delusi per lo scarso riconoscimento alla regia di Christopher Nolan che tra l’altro ha rifiutato di girare il film in 3D perché avrebbe tolto attenzione alla sceneggiatura.
Peccato per: The Illusionist di Sylvian Chomet, il bel cartone animato tratto da un soggetto originale di Jaques Tati, presentato questo autunno a France Odeon a Firenze, scontatamente battuto da Toy Story 3, e delusione tricolore per Antonella Cannarozzi, realizzatrice dei raffinati costumi di Io sono l’amore
Grande soddisfazione per la vittoria di Rick Backer, 61 anni, celebre truccatore di Guerre stellari, Un lupo mannaro americano a Londra, Wolf la belva fuori e Thriller, già vincitore di 7 Oscar, che ha trionfato con The Wolfman: un premio che rende vero omaggio alle creazioni artigianali di questi grandi artisti.
Fra tanti il più bel discorso di ringraziamento sicuramente quello di David Seidler vincitore della statuetta come miglior sceneggiatura originale per Il discorso del re che celebra l’impegno e il lavoro dei professionisti più maturi: «Mio padre mi diceva sempre che io avrei avuto una fioritura tardiva; credo di essere la persona più anziana che abbia mai vinto questo premio e spero che questo record venga battuto rapidamente e molto spesso. Accetto il premio a nome di tutti i balbuzienti del mondo, noi abbiamo una voce e ci hanno ascoltati».