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Queerframe.tv: un pessimo servizio

Una volta acquistato un pacchetto prepagato, è possibile quindi tornare a questa scheda di dettaglio (Regalo), vedere il nostro credito maggiorato in base al pacchetto scelto, inserire la mail del destinatario e selezionare il pulsante procedi.

Ecco quello che otteniamo: xxx@indie-eye.it (la mail del destinatario del regalo) non è registrato su queerframe, è stato creato un account gli acquisti verranno effettuati in sicurezza tramite —> (Pulsante acquisto su Paypal).

La prima parte del messaggio allude al fatto che il destinatario non è registrato su Queerframe.tv; aspetto che gli impedirebbe di ricevere il regalo, la seconda parte ci dice che per risolvere il problema è stato creato un account ad hoc per permettergli l’accesso. Le cose non stanno esattamente cosi perchè l’utente non riceve affatto una mail di notifica per la registrazione di un account con login e password (abbiamo provato più volte), inoltre il pulsante Paypal inserito in bella mostra subito dopo il messaggio confonde lo svolgersi di una corretta procedura, invitando ad un acquisto senza l’utilizzo del credito prepagato a disposizione; ci si chiede: come mai il collegamento Paypal per l’acquisto diretto non è presente nella scheda regalo quando non si ha a disposizione credito, obbligando cosi l’utente a servirsi di un pacchetto prepagato? E’ un’architettura che conferma un approccio poco chiaro contorto e anti-etico, sia da un punto di vista di usabilità, sia da un punto di vista di marketing e fidelizzazione dell’utente.

Un utente attento potrebbe comunque passare oltre e tener conto solamente del pulsante regala il film posto sotto l’indicazione il costo del download è di xxxx euro. Niente da fare, non solo il credito non viene scalato, ma anche questa via porta direttamente alla schermata di login di Paypal, costringendo quindi ad effettuare una seconda transazione senza poter utilizzare il credito a disposizione. Ma i problemi non finiscono qui, sembra strano ma Queerframe.tv ha continuato a stupirci negativamente

Senza scoraggiarci abbiamo comunque deciso di regalare il film ad una nostra collaboratrice (giusto per sfatare l’assunto che la stampa non deve pagare per poter recensire materiale) senza utilizzare il credito che siamo stati costretti ad acquistare e pagando direttamente il download con Paypal.  Il destinatario (non registrato su Queerframe.tv)  avrebbe dovuto ricevere una mail con i dati di login necessari per scaricarsi il meritato regalo. Sfortunatamente, la mail, che riportiamo qui a fianco con i dati sensibili oscurati, non aveva generato automaticamente nessuna password, impedendo di fatto la possibilità di poter scaricare il film. Solo dopo ripetute mail inoltrate al webmaster di Queerframe.tv, all’ufficio stampa e al CEO di Atlantide S.r.l.  ovvero con un impiego di tempo notevole che si aggiungeva alla spesa (20 euro in tutto, costituiti dal credito di 15 euro prepagato e dal successivo acquisto del film mediante Paypal per altre 5,99 euro) siamo riusciti ad ottenere una password e un account funzionante per il destinatario.

Nel chiudere il racconto di una delle peggiori esperienze e-commerce che ci sia mai capitato di sperimentare, ci preme sottolineare che questa analisi non si riferisce alle scelte e alla qualità del catalogo Atlantide Entertainment, ma al modo in cui questo viene reso disponibile all’utente finale, con una scarsa attenzione alle procedure di acquisto più comuni e un approccio insufficiente in termini di usabilità. L’appassionato di cinema cosi come il “teorico” sono soggetti tendenzialmente abituati ad una visione olistica delle realtà digitali; totalmente disinteressati al linguaggio tecnico-pratico, pensano non sia affar loro, che ci sia sempre qualcun altro ad occuparsene e che la mutazione dell’esperienza di acquisto (tanto per fare un esempio) non coinvolga la prassi critica. Noi non la pensiamo cosi, e per chiudere con spirito costruttivo consigliamo due testi anche ai signori di Atlantide Entertainment, il primo è un classico di Jacob Nielsen e Hoa Loranger il secondo, altrettanto “classico”, è un testo fondamentale sulle intelligenze connettive della rete. Buone letture.

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