Adoro le coincidenze: l’altro giorno ho letto un racconto di Murakami Haruki nel quale il protagonista si trova in un club a New York al concerto di un jazzista che ama moltissimo, la serata però è molto giù di tono e il pianista non sembra in forma. Vorrebbe chiedergli di eseguire due dei suoi pezzi preferiti, brani molto rari, ma il musicista non alza mai gli occhi verso di lui e lui, da buon giapponese, non osa parlargli. Verso la fine della session, inopinatamente, il pianista attacca i due pezzi che il protagonista voleva ascoltare e li esegue nell’ordine e in modo perfetto! Poi racconta di altre coincidenze, ma non mi ricordo bene. Nel frattempo ho messo in sottofondo (back) Dear Prudence di Siouxie and the Banshees (http://www.youtube.com/watch?v=25weBjXioB0). Mario Balò, Pischedda Haruki, Murakami Roberto. Mentre nella prima parte del libro la scrittura nasce dal flusso in-interrotto del ricordo, nella seconda il ricordo si fa materiale autentico. Da uno stile più propriamente “letterario” si passa alla contaminazione con il web-linguaggio e la scrittura diventa iperlinkata, multitasking, spammatoria, con una tendenza ad annettere il tutto: il racconto, quasi poema in prosa, solo virgole e niente punti, si trasforma in immagini provenienti da video invisibili e musica inudibile (da immaginare/ricordare), in mail, risposte, “inoltra” e scambi in chat che vengono impietosamente pubblicati. Privato e pubblico perdono i loro confini, come su FB, per la necessità di mettere insieme tutti i descrittori della vita, in una tendenza all’autobiografia totale: io + spazio + web + suono + tempo + immagine.
“la fotografia fa paura, è un duello continuo con la morte, la fotografia è sempre quello che non c’è più ed è un duello sempre perdente per noi
qui sta per finire il libro, ma non il mondo
Back: Nick Cave – Babe you turn me on.
“L’ultima nota
Senza fine e senza un fine”
Finisco con suoni di Nintendo in sottofondo, macchine che passano sull’asfalto bagnato e sgocciolio sul terrazzo, un invito a cena, le Warpaint in background (http://www.youtube.com/watch?v=BMkqbY0oGKQ), un’altra pueblo che mi aspetta e una bottiglia da stappare. (Pagina 91) 15 settembre alle ore 23.41: Saremo tutti dei Mario Pischedda? Io lo sono già.
le copie cartacee sono andate pressochè esaurite, dopo la vincente idea del baratto che rendeva disponibile il libro solo con la vecchia formula dello scambio, di fronte alla quale il buon Pischedda cedeva volentieri il libro. I lettori interessati inviavano qualcosa di caro ed utile a Mario per aver in cambio l’oggetto dei (loro) desideri; per i ritardatari c’è ora la versione gratuita e sfogliabile al seguente link:
http://www.shareswf.com/game/11839/cafè-bizarre