Nella sezione Next del Sundance Film Festival vengono presentati lungometraggi giudicati innovativi per linguaggio cinematografico, scelte, formati, metodologie.
In Blue Caprice di Alexandre Moors si raccontano gli eventi di quello che è conosciuto come l’attacco Beltway sniper. Gli eventi sono narrati dal punto di vista di John Muhammed e Lee Malvo , artefici del tragico fatto . Si cambia atmosfera con Computer Chess di Andrew Bujalski in cui è messa in scena la storia di alcuni giovani che, negli anni 70, tentarono di creare un programma per computer in grado di battere un campione di scacchi; il film sarà presente anche nella sezione forum della Berlinale 2013.
La difficile condizione della perdita del lavoro è affrontata in Escape From Tomorrow di Randy Moore. Il protagonista Jim White (Roy Abramsohn), padre di famiglia dalla vita perfetta riceve, nel bel mezzo di una vacanza con la famiglia, una telefonata in cui il capo gli annuncia il suo licenziamento. Per non far preoccupare i suoi cari l’uomo non dirà niente, ma quando in un parco divertimenti incontrerà due attraenti ragazze, la sua buona condotta verrà messa a dura prova.
I Used to Be Darker di Matthew Porterfield è una storia sui legami tra le persone. Quando Taryn (Deragh Campbell), donna di origine irlandese che vive ad Ocean City nel Maryland, si trova in difficoltà, decide di rifugiarsi a Baltimora dagli zii. Ma qui scopre che essi sono alle prese con la fine del loro matrimonio, anche questo titolo è stato selezionato dalla Berlinale 2013 per la sezione Forum.
Dopo il successo del corto Forever’s Gonna Start Tonight, la regista Eliza Hittman affronta il sempre eterno tema dell’adolescenza nel primo lungometraggio It Felt like Love. Girato dal punto di vista della protagonista Lila (Gina Piersanti), il film mostra la crescita personale della ragazza attraverso i rifiuti e le insicurezze causate dal primo interesse amoroso.
Anche in Milkshake di David Andalman il tema dell’adolescenza è centrale. Per il ragazzo bianco Jolie Jolson (Tyler Ross), trisnipote di Al Jolson, l’unico modo per essere cool è assomigliare ai ragazzi del Maple Avenue Project. Così quando viene preso nella squadra di basket della scuola tutte le sue aspirazioni si realizzano.
Con il suo suo terzo lungometraggio, Pit-Stop, il film-maker Yen Tan, esplora il complesso mondo dell’omosessualità raccontando la storia di due uomini, Gabe ed Ernesto che si trovano a vivere in piccole città degli Stati Uniti. Per mezzo del film l’autore cerca di far capire allo spettatore come ci si sente ad essere considerati degli outsider.
In A Teacher diretto da Hannah Fidell, è narrata la storia di Diana (Lindsay Burdge), attraente insegnate in una scuola del Texas, amata da alunni e colleghi, dalla vita apparentemente ordinaria. In realtà la donna cela un segreto; sta intrattenendo una relazione con un suo studente. Sebbene trattando quest’argomento sia facile scivolare nella materia scandalistica, Fidell la evita sagacemente, evitando di patologizzare la sua protagonista.
Servendosi delle grandi performance dei protagonisti Paul Eenhoorn e Richmond Arquette, in This is Martin Bonner il regista Chad Hartigan mette in scena la vicende di due uomini alla ricerca di una seconda possibilità dalla vita.
Il tema della droga è al centro Newlyweeds di Shaka King, in cui una coppia di giovani newyorkesi perde contatto con ciò che li circonda, sempre più assuefatti dalla terribile dipendenza. King si confronta con una generazione che sembra rifiutare la crescita; allo stesso tempo l’autrice si interroga sul significato della parola stessa.
Nella sezione New Frontier Film vengono presentati lungometraggi in cui è presente una notevole commistione tra cinema, arte e nuove tecnologie.
È il caso del lungometraggio Charlie Victor Romeo dove per mezzo di una particolare forma 3D, è raccontato ciò che accade quando ci si trova in pericolo all’interno di una aereo.
In Fat Shake, l’autore Mohammad Shirvani, sperimentando con la forma filmica, mostra conflitti tra i due sessi e tra diverse generazioni.
L’artista visuale Sebastian Hofmann con Halley narra la storia di Beto, uomo affetto da una strana malattia, che invidia i corpi perfetti che è costretto a vedere ogni giorno nella palestra in cui lavora. Appare molto interessante Interiors. Leather Bar dove gli autori Travis Mathews e James Franco immaginano cosa possa esser stato girato negli espliciti 40 minuti tagliati dal montaggio di Cruising (film del 1980) con Al Pacino. Qui l’attore vestiva i panni di un’agente di polizia alle prese con un omicidio avvenuto nei bar per omosessuali di New York; il film di Franco sarà presentato anche alla Berlinale 2013 nella sezione Panorama
Dopo aver vinto numerosi premi con i precedenti lungometraggi (Ruth, 1994; Happiness Is a Sad Song, 2004; You, 2007 e Twice a Woman, 2010) François Delisle si presenta al Sundance con The Meteor storia di tre vite connesse da un singolo evento; anche questo titolo è presente alla Berlinale nella sezione Forum.
Nel bizzarro Wrong Cops il regista Quentin Dupieux (aka Mr. OIZO, oltre che notevole musicista, già autore di film come Nonfilm, Steak, Wrong e l’esilarante Rubber) ambienta la sua storia in una utopica Los Angeles priva di crimine, in cui un poliziotto (Mark Burnham) annoiato vende droga e molesta un adolescente (interpretato da Marylin Manson) per passare il tempo.